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In riferimento al comunicato stampa del Sindacato dei giornalisti calabresi, il Dipartimento Programmazione nazionale e comunitaria della Regione – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – replica come segue:
“La nota del Sindacato dei giornalisti calabresi relativa al bando di selezione di cinque giornalisti per le comunicazione dei Por Calabria, ci induce ad alcune precisazioni. Appare faziosa, dai toni non proprio istituzionali e, soprattutto, denigratoria nei confronti dell’Ente e del Presidente Scopelliti che, nella fattispecie, non ha alcun potere decisionale sui bandi che, tra l’altro, hanno superato, prima della pubblicazione, le procedure tecniche previste. La Regione Calabria sta valutando l’ipotesi di adire le vie legali per tutelare la propria immagine.
Nel merito, è opportuno precisare che sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n. 4 del 28.01.2011 è stato pubblicato l’Avviso Pubblico per la Selezione di n. 5 (cinque) giornalisti professionisti con funzioni di Redattore Ordinario per le attività di Comunicazione previste dai Piani di Comunicazione dei POR Calabria FESR 2007/2013, approvato con Decreto n. 76 del 12.01.2011. Lo stesso bando è scaduto il 17.02.2011 e non ha subito alcuna variazione e/o modifica in corso.
Molto probabilmente chi ha scritto la nota fa riferimento ad un precedente bando pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n. 42 del 17.10.2008 recante “Procedura Selettiva per l’individuazione di n.5 (cinque) giornalisti professionisti da assegnare all’Ufficio Stampa della Giunta Regionale della Calabria, con funzioni di redattore ordinario, per l’attività di comunicazione previste dai Piani di Comunicazione dei Programmi Operativi 2007/2013, cofinanziati dal fondo Europeo di Sviluppo Regionale e dal Fondo Sociale Europeo”.
Il bando è scaduto il 30.11.2008.e si è concluso con la selezione di n.5 giornalisti professionisti, assunti a contratto determinato per un anno (maggio 2009 – aprile 2010), che hanno espletato il loro incarico svolgendo attività contemplate nei Piani di Comunicazione dei PO FESR e FSE 2007/2013. Il suddetto bando, prevedeva diversi criteri di selezione da quelli adottati nella nuova procedura di selezione poiché si è inteso introdurre alcuni criteri relativi al titolo di studio e, nel contempo, si è proceduto a ridefinire la tipologia contrattuale di inquadramento dei professionisti.
Trattasi quindi di nessun cambio in corso d’opera, bensì di due differenti bandi pubblicati a distanza di due anni con l’introduzione di ulteriori e restrittivi criteri di selezione in relazione alle esigenze commisurate all’incarico da espletare. E’ evidente come una lettura più attenta della documentazione avrebbe portato ad un’analisi dei fatti confacente alla realtà e non, come accaduto, totalmente distorta e priva di alcun fondamento”.
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