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È stato uno degli appuntamenti più ricchi e riusciti delle Domeniche del FAI 2023. Una giornata destinata di rimanere negli annali del Fondo per Ambiente Italiano reggino, dedicata alla scoperta di un percorso storico-artistico, con negli occhi la bellezza di opere immortali.
Sono queste le sensazioni che l’evento del Fondo per l’Ambiente Italiano, tenuto domenica 16 aprile a Terranova Sappo Minulio, ha lasciato in tutti i partecipanti. Il centro del comprensorio reggino, carico di storia e significati, è innestato nel circuito per la promozione e la valorizzazione turistico-culturale del patrimonio paesaggistico italiano.
Gli straordinari marmi rinascimentali e la storia della città, sono stati sotto i riflettori del nuovo ed entusiasmante viaggio del FAI nella giornata organizzata dalla Delegazione reggina del FAI, guidata da Dina Porpiglia, resa possibile grazie alla partecipata e fattiva collaborazione dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Ettore Tigani.
Una citazione tratta dal convegno tenuto il 3 ottobre 2009 dal Lions Club “Brutium” di Polistena (tra i relatori il Prof. Francesco Caglioti, cui si deve l’attribuzione dei marmi di Terranova a Benedetto da Maiano) ben descrive l’esperienza di soave perfezione vissuta e lo spirito che ha animato il FAI e l’amministrazione nel volerla fortemente realizzare:
Ma v’è pur chi vuol conoscere per essere edificato, e questo è prudenza, e conoscere per edificare, e questa è carità. (Bernardo di Chiaravalle).
Definita la “Perla del Rinascimento”, la cittadina ha svelato un patrimonio di sconvolgente bellezza e di sublime grazia, con le sculture marmoree della Madonna delle Neve e di Santa Caterina d’Alessandria, realizzate in epoca rinascimentale dallo scultore toscano Benedetto da Maiano, che fu maestro di Michelangelo Buonarroti, il San Sebastiano, custodito oggi nel Museo Diocesano di Oppido Mamertina – Palmi, vivido esempio di un Rinascimento di cui Terranova Sappo Minulio è preziosa custode e messaggera, e simbolo di una grandezza non episodica nella storia, non solo dell’arte, della Calabria e dell’Italia intera.
Il programma
Ricco il programma, aperto con la visita guidata nella Chiesa di Maria SS. Assunta. Il centro storico, poi, con la visita al famoso Santuario del SS Crocifisso dove si conserva un rarissimo crocefisso ligneo cinquecentesco portatore di secolari valori devozionali. Quindi, una sosta al Palazzo Municipale, che custodisce forse l’unica copia originale integra esistente, per apprezzare e conoscere da vicino l’ “Atlante del terremoto” dello Schiantarelli del 1784.
La visita, si è conclusa con la tappa al Museo Diocesano di Oppido Mamertina – Palmi che custodisce oggi la statua del San Sebastiano, con la guida del Direttore del Museo, Paolo Martino. Una giornata destinata di rimanere negli annali del Fondo per Ambiente Italiano reggino.
Guide d’eccezione, oltre a Paolo Martino e Pasquale Faenza, per la Storia dell’Arte; Giosofatto Pangallo, per la storia locale e Mara Ferraro, che ha saputo, attraverso i suoi recital di storia e tradizione religiosa, suscitare grande emozione nei visitatori.
La missione del FAI, ha detto Dina Porpiglia, è quella di adoperarsi perché la conoscenza e la condivisione del patrimonio culturale si trasformino, nei fatti, in una pratica diffusa di valorizzazione nella quale tutti i valori artistici, storici, paesaggistici, antropologici, civici e devozionali concorrano a ricostruire la reputazione della Calabria nei circuiti della cultura nazionale e oltre.
Credo, ha concluso il capo delegazione FAI, che l’esperienza odierna ben si inserisca come esempio di buona prassi in questa direzione.
Grande soddisfazione per la partecipazione attiva di visitatori e volontari del FAI, è stata espressa dal sindaco del Comune della Piana Ettore Tigani.
Terranova, ha detto Tigani, sta vivendo un rinnovato “Rinascimento Culturale” e un auspicato “Risorgimento Identitario” che mira a vivere il presente e a proiettarsi al futuro attraverso la conoscenza, la tutela, la valorizzazione e la promozione del territorio, nella piena consapevolezza del patrimonio storico, artistico, culturale, ambientale e paesaggistico che la Città vanta.
La giornata Fai ha concluso il primo cittadino, per la quale ringrazio, a nome della comunità, il capo delegazione provinciale Dina Porpiglia, ha rappresentato un ulteriore tassello verso questa visione di rinascita e di riscatto, intrapresa dall’Amministrazione che mi onoro di guidare.
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