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È stato un successo di partecipazione e un grande contenitore di argomenti correlati il convegno su “I diritti del malato: tra principi etici, diritti costituzionali e loro concreta attuazione” organizzato dall’Amministrazione Comunale di Castrolibero, dall’Unione dei Comuni Pandosia, dall’Osservatorio Diritti dei Disabili e dei Malati, dalla Parrocchia Santa Famiglia di Castrolibero e dall’Associazione Matrimonialisti Italiani. Nell’ambito del tema “Salvaguardiamo i diritti fondamentali dell’uomo” si è discusso del concetto di salute di ogni cittadino come diritto fondamentale dell’individuo che corrisponde all’interesse della collettività, ma anche del diritto ad essere curati e del diritto di cura. L’avvocato Margherita Corriere, dopo aver richiamato i contenuti della Carta di Nizza sui Diritti Europei del Malato, ha messo in evidenza l’accanimento mediatico decisamente esagerato che si sta consumando ai danni della sanità calabrese. “Vanno difesi senza compromessi i diritti dei malati e va salvaguardata la salute pubblica di tutti i cittadini – ha detto la responsabile dell’Osservatorio Diritti dei Disabili e dei Malati – ma non è possibile consentire ulteriormente questo linciaggio mediatico contro la classe medica della nostra regione. La tutela delle persone malate deve passare da un miglioramento delle prestazioni sanitarie e da una migliore organizzazione dei servizi, non certo da un terrorismo mediatico che vuole abbattere quanto di buono si fa negli ospedali calabresi”. Il sindaco Orlandino Greco, nel suo saluto istituzionale, ha sottolineato come la politica debba tendere a sorvegliare lo stato di salute della collettività ed il benessere di ognuno. Le istituzioni hanno l’obbligo di promuovere azioni di sostegno e di miglioramento dei servizi sanitari essenziali, sia nel pubblico sia nel privato. L’oncologo Rosalbino Biamonte, invece, ha chiesto che la malasanità non sia l’unico tema di discussione del mondo politico o di quello di categoria, dell’associazionismo o dei mass-media. Bisogna interpretare le tante capacità di cui è dotata la sanità pubblica italiana e valorizzarle attraverso un’organizzazione dei servizi e delle valide professionalità mediche, per portare il sistema ad una sempre maggiore efficienza e ad una vera eccellenza delle sue prestazioni. “Al medico – ha riferito ai presenti il dirigente dell’U.O.C di Oncologia Medica dell’AO di Cosenza – spetta l’impegno professionale di garantire un continuo aggiornamento delle sue competenze e a sostenere una sempre maggiore sensibilità umana verso i malati ed i loro familiari, affinché egli possa offrire una maggiore trasparenza nell’informazione medica e creare un corretto rapporto di fiducia tra dottore e paziente”. Il parroco della comunità religiosa Santa Famiglia di Castrolibero, don Gianni Citrigno, ha testimoniato le sofferenze che si vivono nella malattia e delle difficoltà che l’uomo incontra in quegli istanti. “Il guaio non è solo la malattia ma il restare soli nell’affrontarla. La vicinanza solleva il malato – ha riconosciuto il prelato nel suo intervento – gli fa accettare la malattia e a volte lo aiuta a superarla”. Prima della chiusura del convegno, affidata alla Consigliera Comunale di Parità del Comune di Castrolibero, alcuni giovanissimi partecipanti, accompagnati dalla dirigente dell’Istituto Comprensivo di Castrolibero, Rosalba Ramundo, hanno posto interessanti interrogativi ai relatori. Dopo le non semplici ma chiarificatrici risposte, ha concluso i lavori Sabrina Pacenza, Assessore alle Politiche Sociali dell’Unione dei Comuni Pandosia. “Bisogna attivare una cultura delle parità e delle azioni positive nell’ambito della salute pubblica e dei servizi sociali per promuovere un corretto approccio verso il mondo della sanità e dei diritti del malato. Attraverso un’opera di sensibilizzazione culturale, che deve partire già dalle scuole con il coinvolgimento dei bambini e dei ragazzi, bisogna garantire i livelli minimi di assistenza verso i malati in generale e i disabili in particolare”. A conclusione del suo intervento, la Consigliera Pacenza ha tenuto ad illustrare i servizi che l’Unione dei Comuni Pandosia garantisce ed eroga alle famiglie bisognose.
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