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“Nel ventunesimo secolo in Italia ancora non si riesce a comprendere l’importanza strategica delle infrastrutture, utili per lo sviluppo economico di tutto il paese e non solo di una determinata zona”.
Lo sostiene il Presidente della Regione – informa una nota dell’Ufficio stampa della Guinta – Giuseppe Scopelliti. “Così mentre il resto del mondo ci sorpassa costruendo in poco tempo e in aree altamente sismiche ponti ben più lunghi di quello sullo Stretto, da noi dopo trent’anni ancora si discute se realizzarlo o meno e intanto abbiamo perso sia in competitività sul mercato del lavoro che nella partita a chi riesce ad attirare più investitori stranieri sul proprio territorio.
Fa bene Ciucci a ricordare che senza l’opera viene meno il corridoio Helsinky – La Valletta, a questa riflessione io sottolineo con forza l’importanza dell’infrastruttura anche per realizzare l’alta velocità in un tracciato completo che va da Nord a Sud dell’Italia. Se vogliamo rilanciare davvero il nostro paese e il Mezzogiorno dopo questa violenta crisi economica che ha investito il mondo, dobbiamo mettere da parte ogni tipo di pregiudizio verso le grandi opere e pensare allo sviluppo per il bene della società”.
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