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Malgrado l’annunciato forfait del Ministro all’Istruzione Profumo, centinaia di lavoratori si sono presentati questa mattina a Catanzaro, alla manifestazione organizzata da USB Scuola.
I lavoratori, ai quali è stato impedito di arrivare in corteo davanti al teatro dove si è svolta la passerella per l’inaugurazione dell’anno scolastico, sono comunque andati in delegazione dal Prefetto, il quale essendo assente, ha delegato un suo dirigente. Alla Prefettura è stato chiesto un intervento convinto e pressante, nei confronti del Ministro, del Governo Centrale, di cui è rappresentante sul territorio, e della Giunta Regionale della Calabria, al fine di evitare che baratro economico e sociale in cui verte la nostra regione sfoci in tensioni sociali derivate dal perdurare di una situazione che sta esasperando i lavoratori, i disoccupati, gli inoccupati di tutta la Calabria.
In particolare, per quanto riguarda la scuola occorre:
- ripristinare nella nostra regione gli organici del personale scolastico per offrire il servizio, costituzionalmente garantito, del diritto allo studio;
- stabilizzare i precari della scuola per dare continuità ed efficienza al servizio che questi prestano da anni senza alcuna garanzia per il loro futuro, benché il costo per la loro stabilizzazione resterebbe invariato;
- garantire la reinternalizzazione del ex Lsu, realizzando un risparmio sulle imprese appaltatrici;
- rivedere il piano di dimensionamento scolastico, dichiarato persino incostituzionale e che sta provocando grave pregiudizio per tutti;
- bloccare l’utilizzo dei lavoratori in mobilità prolungata che avviene a discapito dei precari storici;
- sbloccare le immissioni in ruolo del personale ATA;
- garantire la mobilità volontaria dei docenti inidonei;
- prendere coscienza che la Calabria non può sopportare, economicamente e socialmente l’avvenuta uscita dal mondo del lavoro, di oltre 7.000 lavoratori della scuola, solo negli ultimissimi anni;
- bloccare i tanti inutili progetti che la regione mette in campo prendendo in giro i lavoratori, considerando che a questi vanno solo le briciole, con evidente sperpero di denaro pubblico.
I lavoratori dopo aver sostato a lungo sotto la Prefettura con i loro cartelli di protesta e con le bandiere d USB, hanno sciolto la manifestazione, ma i problemi restano tutti e vanno risolti.
Se tutto ciò non avverrà, non sarà solamente leso il diritto di ognuno ad avere una istruzione adeguata, ma sarà anche data una brusca accelerazione verso l’emarginazione della Calabria dal resto dell’Italia e dell’Europa.
USB non ci sta e proverà ad impedirlo.
USB P.I. Calabria
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