Il Jazz dei Manhattan Transfer esalta la prima del festival d autunno

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Erano attesi con enorme curiosità e non hanno tradito le aspettative dei numerosi fan accorsi ieri sera, al teatro Politeama di Catanzaro, ad ascoltare le loro evoluzioni musicali.
I Manhattan Transfer hanno inaugurato la IX edizione del Festival d’Autunno, diretto da Antonietta Santacroce, con la prima data italiana del loro tour invernale ed unica per il Centro – Sud, una esibizione che ha fatto capire perché a distanza di quaranta anni sono ancora considerati il gruppo vocale jazz per eccellenza.
Le voci di Tim Hauser, Cheryl Bentyne, Janis Siegel e Alan Paul hanno saputo incantare una platea che con il passare dei minuti è riuscita ad infiammarsi, ad entusiasmarsi all’ascolto di un repertorio di classe, supportato da una tecnica cristallina e da un “impasto” vocale perfetto. La fusione di quelle voci a tratti è sembrata essere inverosimile, una infinita serie di registri li ha fatti sembrare quasi una orchestra.
Il concerto iniziato con una seducente versione di “Spain”, composto da Chick Corea, ha subito calamitato l’attenzione dei presenti. Da quel momento è stato un crescendo di emozioni, determinate da brani come “Route 66”, “On a little street in Singapore”, “Java jive”.
Tonalità sempre diverse ed incredibili hanno trovato una dimensione quasi innaturale. Addirittura strepitosa Janis Siegel quando in “A-tisket, a-tasket” ed in “Tutu” di Miles Davis è riuscita a trasformare la sua voce in una tromba umana.
Ma per tutto il concerto i quattro cantanti americani hanno dato spettacolo accompagnando i brani da loro eseguiti danzando con passi felpati e con un continuo scambiarsi di posto. A supportarli, con un suono corposo e privo di sbavature, il quartetto composto da Yaron Gershovsky, al piano, Adam Hawley, alla chitarra, Gary Wicks, al basso e Steve Hass, alla batteria.
I quattro cantanti si sono concessi anche dei momenti personali eseguendo dei brani di grande effetto. Alla classica “Corcovado”, eseguita da Alan Paul, sono seguite “Morning coffee” di una irresistibile Cheryl Bentyne, “Where is love?” della seducente Janis Siegel e “She’s funny” di un romantico Tim Hauser.
Il finale ha regalato una performance a bordo palco di “Birdland”. E’ stato un autentico tripudio, un autentico riconoscimento da parte del pubblico che ha richiesto a gran voce il bis.
I Manhattan Transfer sono ritornati sul palco per eseguire uno dei loro cavalli di battaglia. “Soul food to go” è stata accompagnata con enorme partecipazione dal battito delle mani dei presenti, entusiasmo che è proseguito sulle note di “Tuxedo Junction” e Choo choo ch’boogie”.
Una serata indimenticabile da incorniciare ed archiviare subito per l’avvicinarsi di altri due appuntamenti del Festival d’Autunno.
Venerdì 11 novembre, presso la sala concerti del Comune di Catanzaro, Maurizio Becker presenterà il libro “Da Mameli a Vasco. 150 canzoni che hanno unito gli italiani”, edito da Coniglio Editore, storia della musica italiana vista attraverso le sue canzoni rappresentative.
Sabato 12 novembre, il clou con il concerto sold out di Vinicio Capossela, i cui biglietti sono stati venduti nel giro di pochi giorni. Il cantante aveva fatto registrare il tutto esaurito nel 2008 quando era già stato ospite del Festival d’Autunno. Un successo questo che dimostra quanto sia amato Capossela, che di recente è stato vincitore della Targa Tenco”, nella categoria “Migliori album in assoluto”.

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Author: ntacalabria

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