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Vari i controlli effettuti dai carabinieri nei giorni scorsi nella piana di Gioia Tauro, in sinergia tra i Carabinieri della Compagnia di Taurianova e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Reggio Calabria. I controlli hanno riguardato i cantieri edili con l’obiettivo di mirare alla prevenzione degli incidenti sul lavoro e scongiurare ulteriori morti bianche fra gli operai.
Controlli piana di Gioia Tauro
Oltre 100 i lavoratori controllati e le imprese dove prestavano servizio. In tale contesto sono state riscontrate alcune irregolarità. Un cantiere è stato sospeso per carenze in materia di sicurezza e la presenza di personale impiegato in nero. Nel complesso, 17 sono state le persone deferite in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per violazioni in materia di sicurezza sul lavoro e per il reato di abusivismo edilizio, 5 gli immobili abusivi sequestrati penalmente. Contestate, infine, sanzioni per oltre 40.000 euro.
A San Giorgio Morgeto i Carabinieri hanno riscontrato la presenza di due immobili, uno in contrada “Ricevuto” e l’altro in contrada “Longo”. Sono stati realizzati in totale assenza delle prescritte autorizzazioni a costruire. Immediato, quindi, il sequestro dei manufatti e il deferimento alla Procura di Palmi dei relativi proprietari, rispettivamente due coniugi e un nucleo familiare composto da 8 fratelli.
A Molochio, i militari hanno riscontrato anche due immobili abusivi che sono stati sottoposti a sequestro poichè realizzati abusivamente. Anche in questa circostanza, i carabinieri hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria i proprietari, 4 persone, colti in procinto di costruire senza autorizzazione alcuna.
Vari deferimenti
Tre i deferimenti a Cinquefrondi. Hanno riguardato soggetti in procinto di realizzare delle pertinenze abusive alla villetta in comproprietà. Immediato anche in questo caso, il sequestro dell’opera in corso di costruzione.
I controlli focalizzati sulle imprese edili hanno permesso di riscontrare e immediatamente sanare le irregolarità di due cantieri, uno a Taurianova – frazione San Martino e l’altro a Molochio. I militari hanno riscontrato che, oltre a non aver avviato il personale dipendente alla prevista visita medica per ottenere l’idoneità al lavoro pesante, impiegavano attrezzature non conformi all’attuale normativa di settore, esponendo così a grave rischio la salute degli operai, costretti a lavorare in situazioni non a norma.
Immediata poi la sospensione dell’attività di uno dei due cantieri. Al proprio interno i militari hanno verificato la presenza di lavoratori dipendenti senza che fosse stata avviata la preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro dall’imprenditore responsabile.
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