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Il Presidente della Regione Mario Oliverio, a margine della cerimonia per l’abbattimento dell’ultimo diaframma della galleria di Mormanno, alla quale è intervenuto – informa una nota dell’Ufficio stampa – il Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi, ha dichiarato:
“Si tratta di uno dei tratti autostradali più difficili. Noi siamo sul Pollino, con una situazione orografica abbastanza complicata, una giornata importante, quindi, perché questo consentirà di aprire al traffico, entro fine anno, un tratto abbastanza rilevante. La presenza del Presidente del Consiglio è significativa dell’attenzione che il Governo rispetto al problema delle infrastrutture, alla necessità dell’ammodernamento infrastrutturale ed al superamento del gap che registra la Calabria ed il Mezzogiorno rispetto al resto del Paese. Credo che la giornata di oggi riaccende un’attenzione particolare del Governo e ci consente di definire un cronoprogramma anche per quanto riguarda altri vettori di mobilità che occorre realizzare. Mi riferisco, per esempio, alla necessità di definire uno studio di fattibilità per l’alta velocità, per quanto riguarda la linea ferroviaria da Salerno a Reggio Calabria. Uno strumento che ci consentirà di valutare il rapporto costo-benefici e di valutare anche nei programmi d’ investire in questa direzione. Poi l’attenzione è rivolta al consolidamento del sistema aeroportuale calabrese perchè senza moderne infrastrutture di collegamento e di mobilità non si può pensare allo sviluppo ed al recupero dei ritardi che registra la nostra regione. Intanto, oggi, registriamo un fatto concreto. Un passaggio importante nella realizzazione di un’opera in un tratto significativo. Ritengo,poi, che entro l’anno si completeranno tutti i cantieri che sono aperti, come hanno già detto il Presidente Renzi ed il presidente dell’Anas. Rimangono alcuni tratti, in particolare quello tra Cosenza ed Altilia, che meritano un intervento immediato di messa in sicurezza e di adeguamento ma, sicuramente, in prospettiva, meritano un ammodernamento radicale su una nuova sede. Non si può dimenticare, infatti, che in quel tratto c’è una fragilità del terreno che non a caso, tre anni fa, ha comportato un’interruzione della mobilità nord-sud per oltre tre mesi, con gravi disagi ed implicazioni, non solo per la Calabria ma per l’intero Paese”.
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