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Il presidente del Consiglio regionale, Francesco Talarico, alla guida di una delegazione dell’assemblea calabrese, ha partecipato a Buenos Aires alla 56.ma edizione della “Settimana di Calabria” annualmente organizzata dall’Associazione Calabrese di Argentina, un antico sodalizio impegnato da decenni a mantenere e divulgare i valori culturali e le tradizioni della terra d’origine nella patria di adozione.
Migliaia di emigrati dalla Calabria, hanno preso parte alla manifestazione conclusiva che si è tenuta al teatro Colosseo di Buenos Aires, alla presenza di autorità del Governo Argentino, di parlamentari, rappresentanti della municipalità locale e dell’ambasciatore italiano Guido La Tella, un diplomatico originario di Reggio Calabria.
Il presidente Talarico, nel corso della visita, ha avuto incontri di carattere istituzionale con lo stesso ambasciatore La Tella, con l’on. Riccardo Merlo, eletto nel Parlamento italiano per la circoscrizione del Sud America e col Ministro dell’Economia della Provincia di Buenos Aires Alejandro Arlia.
“Abbiamo avuto la conferma – ha detto il presidente Talarico – di quanto sia solido, nel cuore e nella mente dei nostri corregionali, il legame con la Calabria, con le sue memorie, il suo passato e quanto sia grande il desiderio di tutti, anche dei calabresi di seconda e terza generazione, di rinsaldare i rapporti con i luoghi di origine.
L’emigrazione verso l’Argentina – ha detto ancora Talarico – è stata massiccia per un lungo periodo della nostra storia ed in molti dei nostri corregionali c’è ancora un ricordo di una Calabria lontana nel tempo, lasciata per andare incontro a speranze di vita migliori che non sempre si sono realizzate.
In una Argentina che faticosamente esce da anni di grandi difficoltà economiche, il ruolo di molti calabresi oggi è di primo piano, nelle attività produttive, nella politica e nella cultura. Il nostro compito, anche grazie ai progressi ed alla possibilità che ci offre la tecnologia – ha concluso Talarico – è di tenere aperte le porte del dialogo e della comunicazione con questi nostri corregionali. Spesso la loro memoria storica e la capacità di custodire virtù e ricchezza dell’identità calabrese sono più robuste della nostra.
Anche se l’Argentina è una terra lontana, dobbiamo saper realizzare progetti di scambio sociale e culturale ed incrementare la possibilità di tener vivi tradizioni e valori che sono necessari anche per il nostro cambiamento”.
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