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Migliaia di persone hanno affollato ieri la città da diverse località della zona ionica per partecipare all’evento delle Frecce Tricolori.
L’entusiasmo per lo spettacolo aereo è stato altissimo, ma purtroppo il ritorno a casa si è trasformato in un’esperienza amara per centinaia di visitatori, a causa dei problemi nel trasporto pubblico locale.
Inizialmente, molte persone avevano scelto, come me e famiglia (moglie, figlio piccolo e genitori non proprio giovanissimi) di spostarsi in treno per evitare inquinamento e intasamenti stradali.
>Bella la sorpresa però, dopo aver passato un piacevolissimo pomeriggio sulla lungomare più bello d’Italia, il momento del ritorno che è stato caratterizzato dalla confusione e dalla delusione, poiché il treno delle 20.25 (che è l’ultimo che da Reggio si dirige verso la Ionica) è risultato insufficiente ad accogliere tutti i passeggeri.
Il convoglio “littorina”, che mi ricorda i bei tempi andati di quando ero bambino, con un solo vagone era fermo li al terzo binario ad aspettare.
Unico piccolo grande problema, che le persone che avrebbero dovuto prenderlo erano circa 3 volte in più rispetto alla reale capienza del treno stresso, costringendo molti a rimanere a terra.
In un primo momento si è optato per allestire un autobus, che a detta dei dipendenti FS, avrebbe dato la possibilità di arrivare fino a Melito, ma poi capito che neanche quello sarebbe bastato, dopo qualche tafferuglio e tanta confusione, si è deciso di sostituire la “littorina”, con un molto più moderno treno, degno di tale nome, che ha permesso a tutti i passeggeri presenti sul marciapiede di poter proseguire fino a Roccella, comodamente e sopratutto facendo pensare a tutti di essere anche noi in Italia.
L’episodio ha sollevato domande sulle decisioni della gestione ferroviaria.
Come è possibile che, in vista di un evento importante con un afflusso eccezionale di persone, le ferrovie non abbiano programmato un adeguato incremento del servizio, considerando già le gravi carenze presenti, e i flop degli anni precedenti ???
Possibile mai che l’ultimo treno per la ionica parta da Reggio Centrale alle 20.25 ?
In un periodo in cui si promuove l’uso dei mezzi pubblici per ridurre l’impatto ambientale, questa zona sembra essere un’eccezione, costringendo chi vuole passare una serata in città a dover necessariamente possedere un’automobile o affidarsi alla famigerata SS106.
Lascio a voi, lettori del mio giornale, eventuali commenti, considerazioni, o quant’altro vogliate dire.
Nino Pansera
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