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“In seguito al servizio andato in onda ieri su Report mi corre l’obbligo di fare chiarezza” dichiara l’assessore regionale alla scuola, Federica Roccisano.
“Innanzitutto è opportuno specificare come il servizio andato in onda sia stato frutto di una serie di tagli e montaggi che hanno dato, volutamente, un’immagine falsata della realtà, danneggiando l’immagine mia e della Regione Calabria, e soprattutto senza contribuire a dare la giusta informazione agli utenti. Perché?” afferma la Roccisano.
“La questione dell’inclusione degli studenti disabili, a differenza di come appare nel servizio, è un pilastro della mia azione di assessore e sulla quale ho iniziato a lavorare sin da subito.
È senza alcuna timidezza che rivendico la prima delibera di giunta regionale a mia firma approvata il 4 agosto 2015 all’interno della quale, nel programmare le risorse per il diritto allo studio 2015/2016 , si riservava il 70% delle risorse per investimenti a favore dell’inclusione scolastica (trasporto, assistenza per disabili, acquisto di sussidi didattici). Su questa scia sono state messe in campo diverse azioni mirate: bando per i Comuni per l’acquisto di scuolabus con pedane per studenti disabili, approvazione delle linee guida per i Disturbi Specifici dell’Apprendimento e, soprattutto, l’attivazione di tavoli inter istituzionali per affrontare e risolvere le criticità.
Già perché sin da settembre 2015 le problematiche rispetto all’argomento sono state molte e, a differenza di quanto appare nel servizio, il mio impegno per la risoluzione delle stesse è stato sempre massivo e mai assente. In tal senso abbiamo dato subito il via alle riunioni del tavolo che prevedeva la partecipazione dei diversi enti: dal garante dell’infanzia all’Ufficio Scolastico Regionale, dalle province alle Asp, dai comuni alle associazioni del settore. A dicembre arriva la legge di stabilità e il trasferimento delle competenze dalle province alla Regione e in tal senso abbiamo tenuto un ulteriore incontro per anticipare le successive comunicazioni che avremmo fatto alle province a partire dal 7 gennaio: le province garantivano i servizi, in continuità con l’attività di dicembre, e la Regione le avrebbe finanziate. Salvo qualche caso sporadico, risolto in alcuni casi con l’intervento della Prefettura a carico delle province, tutto si è concluso in maniera positiva con giugno e la chiusura dell’anno scolastico”.
“A giugno– continua l’assessore- approvato il piano per il diritto allo studio 2016/2017 (con riserva del 60% della spesa per l’inclusione scolastica), abbiamo lavorato per garantire il servizio ai Comuni e alle Scuole, coinvolgendo, in continuità con l’anno precedente, le province. Come dichiarato anche al giornalista di Report, evidentemente nella parte tagliata dal servizio, prima della pausa estiva abbiamo fatto un incontro con le cinque province calabresi e con i comuni capoluogo per organizzare il servizio di trasporto ai disabili per le scuole superiori, contando sul trasferimento della quota regionale dei 70 milioni, stanziati dal Governo con la legge di stabilità per il 2016.
Purtroppo, sin dal primo giorno di scuola su cinque province sono arrivate comunicazioni di problemi e disservizi solo sulla Provincia di Catanzaro per la quale, insieme agli uffici regionali, ci siamo subito attivati per individuare le soluzioni e attivare i servizi per gli studenti, anche ipotizzando interventi con associazioni di tipo volontaristico e fornendo agli uffici provinciali ogni comunicazione utile rispetto alla copertura della spesa. In questo modo, siamo riusciti ad avere rassicurazioni da parte della provincia di Catanzaro che attiverà il servizio sin dal 4 novembre prossimo.
Ho chiamato il mio collaboratore, mentre mi era stato detto di non essere registrata, per affrontare e dimostrare al giornalista la serietà (non l’ignoranza) con la quale abbiamo deciso di affrontare il problema specifico e il mio interesse verso la questione.
Come previsto, a breve, convocherò il tavolo sulle disabilità per affrontare ogni possibile problematica e assumerci anche le responsabilità del caso, come giornalmente avviene per le diverse criticità.
Infine, ribadisco quanto scritto e detto anche durante uno dei tanti tagli dell’intervista: i fondi persi sull’inclusione dei disabili sono fondi che sarebbero dovuti essere impegnati entro il dicembre 2014. Pertanto, aggiungendomi allo sdegno per la gravità della vicenda, sottolineo l’estraneità del Governo Oliverio.
Questo è quanto io ho cercato di spiegare in mezz’ora di intervista, della quale ho in mio possesso testimonianza audio. Dal risultato finale, però, si evince che piuttosto che fornire un servizio utile all’utenza, si è cercato di screditare l’azione mia e del governo regionale che rivendico con forza perché finalizzata a dare, finalmente e come mai era stato fatto, il giusto spazio al welfare e ai servizi per i disabili, come quotidianamente chi opera nel settore può testimoniare”.
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