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Con riferimento all’articolo apparso sul giornale “il Quotidiano” in data odierna, il Sub Commissario per l’attuazione del Piano di Rientro dai disavanzi della sanità della Regione Calabria, Generale Luciano Pezzi, rappresenta quanto segue:
“I bilanci consuntivi relativi all’anno 2010 sono stati tutti approvati dalle Aziende Sanitarie ed Ospedaliere della Regione Calabria, con eccezione per l’ASP di Reggio Calabria, che ha peraltro trasmesso il conto economico relativo all’esercizio 2010, regolarmente inserito nel sistema informativo ministeriale NSIS; è da considerare in proposito che questo è il primo anno in cui i bilanci sono stati approvati dalle Aziende (fatta salva, come già detto, l’ASP di Reggio) con ritardi assolutamente più contenuti rispetto al passato (tre entro i termini di legge fissati al 30 aprile e gli altri entro il mese di luglio); per quanto concerne l’ASP di Reggio Calabria occorre rilevare che l’Azienda è stata fortemente impegnata nella stesura dei bilanci 2008 e 2009, che non erano stati predisposti a tempo debito, recuperando in tal modo tre anni di ritardo. E questo è certamente un dato confortante.
La circostanza che non siano ancora stati adottati i provvedimenti della struttura commissariale per tutti i bilanci consuntivi 2010 deriva dal fatto che la legge regionale n. 11/2004 prevede il termine di 60 giorni dal ricevimento dei documenti contabili, corredati dalla relazione del collegio sindacale; ad oggi, per alcuni, non è ancora pervenuto il parere del Collegio che, come innanzi detto, costituisce, ai sensi di legge, presupposto per la decorrenza dei termini.
Per chiarezza si riporta una tabella di sintesi relativa ai bilanci consuntivi 2010:
Azienda | Approvazione bilancio | Determinazione struttura commissariale |
Asp Cosenza | Del. n. 2103 del 29.7.2011 | In attesa parere Collegio sindacale |
Asp Crotone | Del. n. 308 del 24.6.2011 | DPGR n. 90 del 29.8.2011 |
Asp Catanzaro | Del. n. 1675 del 7.6.2011 | In attesa parere Collegio sindacale |
Asp Vibo Valentia | Del. n. 871 del 20.7.2011 | DPGR n. 102 del 22.9.2011 |
Asp Reggio Calabria | Il bilancio non e’ ancora pervenuto | |
Ao Cosenza | Del. n. 495 del 30.4.2011 | In istruttoria |
Ao Catanzaro | Del. n. 131 del 5.7.2011 | In attesa parere Collegio sindacale |
Ao Reggio Calabria | Del. n. 370 del 27.4.2011 | DPGR n. 89 del 29.8.2011 |
Ao Mater Domini | Del n. 341 del 29.4.2011 | In attesa parere Collegio sindacale |
Per quanto riguarda i bilanci preventivi i motivi della mancata approvazione derivano principalmente dal ritardo con cui i documenti vengono trasmessi alla Regione. La situazione peraltro è in fase di positiva evoluzione.
Con riferimento invece all’affermazione che la riduzione del debito (rectius disavanzo) strutturale non sarebbe supportata da alcun atto amministrativo, si ritiene di dover precisare che dai verbali ministeriali redatti in occasione delle periodiche riunioni del cd Tavolo Massicci emerge in modo inequivoco che il disavanzo strutturale del sistema sanitario regionale calabrese è in fase di progressiva riduzione. Le previsioni relative all’anno corrente sono addirittura confortanti.
Per quanto concerne la mobilità passiva si può osservare che il numero dei ricoveri fuori regione è diminuito da 64.014 per il 2009 a 63.571 nel 2010, per un totale di 443 unità e questo è un dato certamente positivo. L’aumento del valore della mobilità passiva non è quindi da imputarsi all’aumento della migrazione verso le altre regioni ma all’incremento delle tariffe applicate alle prestazioni rese.
E’ indubitabile infine che sarebbe velleitario pensare che il risanamento del settore, sia sotto l’aspetto sanitario che sotto quello economico-finanziario, possa essere raggiunto in tempi brevi. La riforma in atto appare epocale. Occorre riflettere sulla circostanza che il Commissariamento risale soltanto al 30 luglio del 2010.
In conclusione, i conti della sanità calabrese, contrariamente a quanto affermato dall’articolo, non solo sono sotto controllo ma sono sotto “stretto” controllo, come peraltro emerge dai risultati economici, valutati dai Tavoli di verifica ministeriali”.
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