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A seguito dell’intesa tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Pari Opportunità e le Regioni, in materia di conciliazione dei tempi di vita e lavoro, la Regione Calabria attraverso un finanziamento pari ad euro 591.840,00 intende dare concretezza ad un progetto di sperimentazione, cercando attraverso dei voucher, di venire incontro alle esigenze delle donne calabresi, offrendo un servizio che possa contribuire al benessere delle persone. La conciliazione dei tempi di vita e di lavoro con le esigenze familiari, potrà permettere il rilancio dei settori chiave delle politiche sociali e dell’occupazione femminile poiché si pone come un tassello importante e un fattore strategico che garantisce benefici tanto per i lavoratori, che la percepiscono come condizione di benessere, quanto per l’organizzazione, in termini di produttività e di qualità dei prodotti e dei servizi offerti.
I voucher saranno destinati a donne italiane e straniere residenti in Calabria, aventi determinati requisiti. Ogni Comune Capofila degli ambiti territoriali, entro il 15 luglio, dovrà pubblicare un’apposita manifestazione di interesse, per raccogliere le istanze degli operatori interessati ai progetti di conciliazione in possesso di specifici requisiti determinati con la stessa manifestazione. A seguito della manifestazione di interesse, in ogni comune Capofila sarà disponibile un elenco di operatori autorizzati secondo la normativa vigente, al quale i beneficiari di voucher potranno accedere in ragione delle specifiche esigenze e nel rispetto delle condizioni e dei termini promossi con l’avviso pubblico.
Il Progetto è stato presentato lunedì 20 giugno presso la sala oro della Cittadella regionale, dopo il saluto dell’Assessore Regionale al Lavoro, Welfare e Politiche Sociali Federica Roccisano, alla presenza del Dirigente Generale del Dipartimento Sviluppo Economico, Lavoro, Formazione e Politiche Sociali Antonio Nicola De Marco e di Cesare Nisticò, funzionario Politiche Sociali. «Le donne continuano a vedere nella loro esperienza professionale un tetto di cristallo – ha dichiarato De Marco -, in quanto le difficoltà di conciliare gli impegni lavorativi con la vita domestica, rappresentano delle vere e proprie limitazioni che impediscono di poter fare carriera. Quello dei voucher dunque sarà un modo sperimentale per tentare un salto di qualità, offrendo modelli di servizio diversi da quelli già attuati con il Pac infanzia/anziani. Vogliamo cambiare il vecchio sistema delle relazioni di lavoro, poiché è giusto che le lavoratrici si vedano riconosciuto il diritto a gestire le loro esistenze sia sul luogo di lavoro che fuori».
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