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Mercoledì pomeriggio si è tenuta la giornata Giornata di sport e integrazione “Rosarno, una città a colori”. La manifestazione organizzata dal comitato Csi di Reggio Calabria ha avuto luogo presso il Palazzetto dello Sport di Rosarno. Il Vescovo della diocesi Oppido Mamertina – Palmi e il rappresentante della Comunità Islamica di Reggio Calabria S.E. mons. Luciano Bux e Hassan El Mazi hanno dato il calcio d’inizio ad una gara dal sapore unico nella diversità. Infatti sono scesi in campo i rappresentanti della Comunità Rosarnese, chiamati a raccolta dalla PGS Rosarno che ha visto in formazione oltre i ragazzi dell’Oratorio anche alcuni extracomunitari che sono rimasti nella cittadina della Piana, fronteggiarsi con la rappresentativa della Comunità Islamica di Reggio Calabria. « Un segnale forte che parte da qui, – afferma il presidente provinciale del CSI, Paolo Cicciù – da dove per anni il silenzio l’ha fatta da sovrano. Il CSI e tutte le istituzioni civili e religiose che ci hanno affiancato in questo momento vogliono alzare il tiro sulla facile denuncia e programmare per ricominciare un dialogo serio, basato sulla dignità di ciascuno ».
“È importante – sottolinea Paolo Cicciù – che tanti abbiano accolto la nostra proposta: qualunque azione se collettiva può davvero smuovere le coscienze e tentare di debellare il germe dell’ignoranza. Rosarno non è una città razzista, gli extracomunitari sono uomini e vanno trattati come tali ». La partita simbolica si è disputata proprio il 27 gennaio in occasione della giornata della memoria, per non dimenticare i drammi della Shòa”.
“Per noi è importante – conclude Cicciù – essere a Rosarno nel giorno della memoria: abbiamo assistito ad un ennesima rappresentazione della legge del taglione dove chi ha più potere prevarica su “i-senza-diritto”. Dobbiamo dare risposte sincere di fronte a questa situazione: solidarietà e apertura all’Altro, che è un altro me».
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