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La UIL FPL Calabria prende atto, con soddisfazione e rammarico al contempo, dell’iniziativa dei medici dell’A.O. di Cosenza mirata a sollecitare interventi sul “malato terminale” che è l’Ospedale dell’Annunziata. Pur sostenendo, come sempre, l’azione dei sanitari, l’organizzazione sindacale sottolinea alcune incongruenze.
Non per spirito di polemica e per dire tutta la verità, si è notato che tra i firmatari di detta iniziativa compare una piccola percentuale di medici che ha beneficiato dei favori dell’ultima amministrazione regionale, ovvero compare una piccola percentuale di medici che, fino a ieri, faceva la fila davanti agli uffici del Direttore Generale e del Direttore amministrativo, e che, quindi, avallava con il proprio consenso l’operato dell’amministrazione dell’A.O. che è andata avanti per queste logiche, spoliando l’Ospedale.
La UIL FPL continua, ancora oggi solitaria, a condurre la battaglia per censurare comportamenti e atti prodotti all’interno dell’Ospedale. L’ultimo caso è quello che riguarda due dipendenti, entrambe dirigenti di una organizzazione sindacale, che hanno ottenuto dall’amministrazione dell’A.O. una somma complessiva di 300 mila euro circa, come differenza stipendiale per progressioni di carriera fulminee e inimmaginabili per i comuni lavoratori. Basti pensare che una categoria B di origine è stata parificata, con una curiosa transazione, a direttore amministrativo. Tutto questo senza contare progetti-obiettivo ed elargizioni per commissioni, di cui ha beneficiato finora sempre un gruppo ristretto di dipendenti capeggiato da una delle due dipendenti citate. In virtù di quanto riportato, la segreteria regionale della UIL FPL chiede l’intervento delle autorità preposte ai controlli e al DG del Dipartimento Salute la revoca di detta delibera.
Facile intuire che, se il funzionamento è stato quello cennato, molti dei professionisti dell’A.O. che, da sempre, svolgono il proprio lavoro con abnegazione e sacrificio, sono stati trascurati, per di più subendo le critiche dei privilegiati che hanno avuto, invece, alti riconoscimenti.
La UIL FPL è al fianco della categoria degli infermieri, dei tecnici e dei medici che lavorano con serietà, che non partecipano ad utili extra e che portano avanti la Sanità con grossi sacrifici.
La lettera redatta dai medici andava fatta molto prima all’indirizzo dell’Amministrazione regionale dell’ultimo quinquennio, quando si è avvertita la sensazione dello smantellamento dell’Ospedale.
Ci battiamo da sempre per una Sanità realmente al servizio del cittadino, e non possiamo non ricordare che quando la UIL denunciava certi accadimenti, c’era sempre una controparte, anche sindacale, che veniva utilizzata a mo’ di clava in quanto fruitrice di favori.
Vorremmo adesso che quanti sino ad oggi sono sempre stati a favore di tutto, medici inclusi, ci spiegassero perché non si sono preoccupati quando fiori di professionisti hanno abbandonato l’Azienda andando a qualificare la Sanità in altre regioni; perché non si sono preoccupati di indagare le ragioni di questi abbandoni. E, ancora, perché pochi medici avevano il potere di fare e disfare insieme all’amministrazione per favorire i pochissimi intimi, trascurando quelle che erano le esigenze di un’Azienda che, negli anni, era diventata il fiore all’occhiello della Sanità calabrese.
L’ultimo quinquennio è stato disastroso per la Sanità cosentina. Lo sanno bene gli utenti e lo sanno bene i dipendenti dell’A.O.. Chi può dimenticare il duo Carci-Pelaia? Finanche l’autista del DG percepiva uno stipendio di 6 mila € al mese.
Prendiamo atto, a conclusione, che finalmente c’è stato un risveglio delle coscienze da parte dei medici per invitare a rivedere comportamenti di un management incapace di tutelare gli interessi della collettività.
Noi al presidente Scopelliti chiediamo di intervenire nelle giuste misure per salvaguardare gli interessi dei pazienti, dei cittadini–utenti, e per mettere i medici, gli infermieri ed i tecnici in condizioni di operare serenamente applicando il criterio della meritocrazie.
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