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In seguito alla missione dei rappresentanti ministeriale in Calabria, il Ministero dell’Agricoltura e Forestazione della Repubblica della Serbia, ha inviato una comunicazione all’assessorato regionale ai programmi speciali U.E. ed all’internazionalizzazione per favorire – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – una ulteriore collaborazione fra il Ministro e l’Arssa.
“Secondo quanto previsto dagli obiettivi del progetto Prices – si legge nella lettera – legato al miglioramento delle competenze organizzative e gestionali nell’ambito della cooperazione istituzionale a livello locale e la promozione della cooperazione decentrata nelle aree del Mediterraneo e dei Balcani, il Ministro dell’Agricoltura, Commercio, Forestazione e Gestione dell’Acqua della Repubblica della Serbia, Settore Sviluppo Rurale, stabilisce di sostenere un’ulteriore collaborazione ed esprime l’interesse nel partecipare attivamente nelle attività dirette alla promozione ed al miglioramento della cooperazione a livello economico, sociale, tecnologico, formativo e culturale come pure nella costruzione e nel rafforzamento di un partenariato fra i paesi nell’area”.
Per sostenere l’integrazione e la cooperazione, come lo sviluppo e l’esecuzione di nuove iniziative progettuali, il Ministero serbo esprime il proprio interesse per le seguenti aree tematiche: produzione del miele, sistemi di certificazione in Serbia, promozione e valorizzazione dei prodotti locali (regionali). “Tali temi – è scritto ancora nella comunicazione – sono stati trattati dal progetto Prices nei rapporti fra i partners italiani e serbi e si è giunti alla determinazione di svilupparli ulteriormente.
Pertanto, relativamente alla produzione del miele è stato stabilito che il partner serbo convocherà delle riunioni con i rappresentanti delle associazioni dei produttori di miele, e invierà al partner italiano un’analisi della situazione attuale in Serbia. L’idea è di sviluppare un progetto pilota volto a creare ed organizzare un centro di formazione per la produzione del miele, la lavorazione ed il miglioramento del mercato.
Gli esperti italiani dovranno trasferire le loro competenze ed esperienze, soprattutto ai giovani agricoltori che acquisirebbero maggiore dimestichezza con le nuove tecnologie per migliorare il loro prodotto. Il prossimo Maggio si terrà un incontro fra i partners, serbi ed italiani, dove si incontreranno i maggiori operatori del comparto. Le parti concorderanno per garantire il successo dell’iniziativa pilota.
Risultati attesi: la realizzazione del progetto pilota. Riguardo ai sistemi di certificazione – prosegue la lettera – si è stabilito che il partner serbo ha espresso la necessità di analizzare i sistemi di certificazione attualmente esistenti (agricoltura biologica, DOP, IGT, ecc.) in Serbia da parte di esperti italiani per ottenere suggerimenti per migliorare il sistema. Risultati attesi: analisi di base”. Per quanto riguarda la promozione e valorizzazione dei prodotti tradizionali “si è programmato – è scritto infine nella nota del Ministero serbo – un incontro nel mese di maggio per la valorizzazione dei prodotti tradizionali locali (regionali).
Esperti italiani e importanti istituzioni serbe (Ministro, Istituzioni e segretariato della Provincia della Vojvodina, agenzie di marketing, organizzazione turistica della Serbia) stabiliranno un programma di formazione, che verterà su tutti gli argomenti rilevanti e sarà rivolto ai produttori ed a tutti gli operatori che potrà contribuire ad una migliore valorizzazione dei prodotti tradizionali. Risultati attesi: uno o due giorni di formazione”.
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