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Tre le aree sequestrate nei comuni di Cassano allo Ionio e Cerchiara di Calabria, interessate dalla presenza di circa 22 mila tonnellate di ferriti di zinco. Nel registro degli indagati sono stati iscritti i legali rappresentanti della società Syndial spa (gruppo Eni), produttrice dei rifiuti che hanno provocato l’inquinamento.
I provvedimenti sono stati eseguiti a conclusione di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, che fa seguito ad una precedente attività investigativa dalla quale era emerso un sistema di smaltimento illecito di tonnellate di rifiuti tossici provenienti dalla Pertusola Sud di Crotone.
Il sequestro delle aree, oggetto di precedenti provvedimenti, è stato disposto dalla Procura di Castrovillari per la mancata realizzazione degli interventi di bonifica previsti e per l’attuazione dei quali erano stati stanziati 4 milioni e mezzo di euro nell’ambito dell’Accordo di programma quadro in materia di tutela e risanamento del territorio regionale.
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