Candeloro Imbalzano portavoce delle istanze dei coltivatori dell’Amendolea

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“Non posso non raccogliere l’accorato grido d’allarme dei coltivatori del bacino dell’Amendolea, le cui aziende agricole, con le relative attività economiche, erano state pesantemente danneggiate dall’alluvione del 5 marzo 2011. Urge un nuovo intervento della Regione e della Provincia di sostegno alle produzioni ed alle attività e soprattutto di messa in sicurezza dei muri di contenimento del letto del fiume”.

 E’ quanto afferma il Presidente della seconda Commissione “Bilancio, programmazione economica ed attività produttive”, Candeloro Imbalzano che si fa nuovamente portavoce delle istanze dei coltivatori dell’Amendolea, fiumara posta sul versante jonico della provincia reggina.

 “Nel 2011, importanti sono stati i danni arrecati alle aziende, alle pertinenze e agli allevamenti di bestiame con pesanti ripercussioni su un’attività economica che rappresenta – sottolinea Imbalzano – la principale risorsa di un comprensorio che ambisce sempre più a sviluppare l’innegabile vocazione turistica. Le coltivazioni di bergamotto e degli altri alberi da frutto, rendono questo lembo di terra, ricco di suggestivi scenari con gli antichi insediamenti e il castello, un bacino di ricchezza per il sistema produttivo dell’area”.

“Le prime misure economiche da me sollecitate ed assunte dalla Regione non hanno tuttavia ancora risolto completamente i problemi derivanti dall’alluvione: se tempestive, infatti, sono state le iniziative a suo tempo promosse per il rafforzamento dei muri di contenimento, oggi, occorre procedere a nuovi interventi per garantire la totale messa in sicurezza dell’area. E’ necessario, dunque, anche a seguito delle reiterate richieste dei proprietari delle aziende agricole – rilancia l’esponente politico – procedere al più presto, ad una nuova ricognizione tecnica di un esperto per verificare le attuali condizioni e definire un programma dettagliato di interventi conservativi”.

Conclude Imbalzano: “Chiediamo pertanto alla Regione ed alla Provincia un nuovo intervento urgente per la sistemazione idraulica della fiumara dopo quello di 700.000,00 già utilizzato sui fondi Por 2000-2006 e rinnoviamo la richiesta di dichiarazione dello stato di calamità già inviata nei mesi scorsi per i danni derivanti dall’eccezionale maltempo che hanno messo in ginocchio l’economia e compromesso le imprese agricole e le strade interpoderali”.

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Author: Cristina

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