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L’assessore alla Cultura della Regione Calabria, Mario Caligiuri, è intervenuto oggi alla conferenza stampa per il Magna Graecia Teatro Festival, tenutasi a Ricadi, dove assieme al direttore artistico Giorgio Albertazzi, al Soprintendente ai Beni Archeologici della Calabria Simonetta Bonomi, al Soprintendente Regionale ai Beni e alle Attività Culturali Francesco Prosperetti e al sindaco di Ricadi Giuseppe Giuliano, ha presentato l’ottava edizione della rassegna teatrale che si terrà in 13 siti archeologici della Calabria a partire dal prossimo 2 agosto.
“La Calabria – ha detto Caligiuri – ha cultura da vendere, anche se non lo sa. Anche attraverso la cultura, abbiamo il dovere di mettere alle corde la piaga della criminalità organizzata. L’identità della Calabria è una identità culturale, come avviene per tutto il paese. Non possiamo competere con altri paesi sui loro territori, ma sulla cultura sono gli altri che non possono competere con noi”.
A proposito del Magna Graecia Teatro Festival, Caligiuri ha descritto le strategie della Regione per il prossimo triennio: “Stiamo cercando di effettuare un cambio di passo per rendere efficaci le nostre risorse. Le precedenti edizioni hanno visto un investimento complessimo di oltre 5 milioni di euro. Per il prossimo triennio investiremo 2,4 milioni di euro per migliorare l’iniziativa, dando stabilità al sistema con la programmazione triennale. Abbiamo già fatto dei passi avanti: abbiamo convocato i 13 comuni che ospiteranno gli spettacoli già durante l’inverno, abbiamo emanato un bando pubblico per individuare il direttore artistico, trovandone uno eccellente, forse il migliore in Giorgio Albertazzi, e un altro bando per individuare l’incaricato della comunicazione per i tre anni, trovandolo in Datanet, in modo da agevolare la diffusione, la ricaduta e quindi gli effetti economici e di immagine in maniera più efficace possibile”.
“Tutto – continua Caligiuri – si è svolto nel rispetto della legge nella disciplina della gestione dei fondi europei. La scelta di Albertazzi si illustra da sé. E’ un monumento vivente del teatro italiano, in Italia e nel Mondo. Ha vastissima esperienza organizzativa anche in Calabria, dove ha diretto l’Accademia teatrale di Palmi. Gli abbiamo chiesto di promuovere un evento culturale di carattere nazionale, e di dare spazio alle realtà calabresi. Abbiamo inteso organizzare un’operazione culturale, non una distribuzione di spettacoli di compagnie calabresi che si svolte in Calabria.
L’intento è una operazione culturale che abbia un impatto a livello nazionale. L’idea di fondo che ci ha animato è animare le aree archeologiche rilevanti della nostra regione. Sono 13 siti, 13, un numero che porta fortuna. Con i Soprintendenti Prosperetti e Bonomi c’è un rapporto costante e continuo per valorizzare il patrimonio culturale”.
A questo proposito è intervenuto anche il Soprintendente Regionale ai Beni e alle Attività Culturali Francesco Prosperetti: “Gli spettacoli del Magna Graecia Teatro Festival – ha detto Prosperetti – non avvengono in luoghi qualsiasi, ma nei posti più belli di questa regione. L’obiettivo è promuovere le risorse più vere, più antiche di questa terra per proporre un tentativo di sviluppo reale, contro i tentativi di industrializzazione che sono falliti nel passato.
Questo significa un gigantesco investimento di risorse pubbliche per recuperare le risorse di bellezza della Calabria. Ma ciò non è sufficiente per fare di questo straordinario asset un emblema, un’icona di questa regione. Così è nata la collaborazione con l’assessorato alla cultura e con il ministero dei beni culturali. Solo il connubio dell’attività di restauro con la promozione culturale può far nascere questa nuova centralità della calabria fondata appunto sulla storia e sulla cultura. Promuovere i luoghi della cultura attraverso la cultura. Con la presenza di Albertazzi il Festival acquisterà ancora maggiore rilevanza. Averlo è una grande conquista. Quest’anno partiamo finalmente con il piede giusto. Resta qualche problema logistico nella fruibilità dei siti ma lo risolveremo per partecipare con entusiasmo alla costruzione del futuro di questa regione”.
Importante anche il contributo della Soprintendente ai Beni Archeologici della Calabria Simonetta Bonomi: “Abbiamo un’eredità importante da raccogliere e conservare. L’utilizzo dei siti per le rappresentazioni teatrali deve essere un momento di maggiore valorizzazione dei siti stessi, e io lo vorrei portare avanti in maniera forse più spregiudicata di come abbiamo fatto fino ad ora. Bisogna che chi viene a vedere gli spettacoli deve capire dove si trova. Grazie al programma triennale, potremo sfruttare meglio questi siti, per fare un salto di qualità di una manifestazione dal valore indubbio. Sono molto curiosa di vedere lo svolgimento della manifestazione nei beni archeologici che finalmente sono gestiti direttamente dalla soprintendenza. Solo questo è di per sè una vera e propria rivoluzione culturale”.
A concludere la conferenza stampa è stato ancora l’Assessore Mario Caligiuri, che ha ricordato un protagonista della cultura in Calabria, GIuseppe Berto, scrittore di origine trevigiana che scelse di trasferirsi e costruire casa proprio a Capo Vaticano, autore de ‘Il Male Oscuro’: “quel Male Oscuro – ha ricordato Caligiuri – che la nostra Regione deve superare mettendo da parte campanilismi, egoismi e provincialismi per avere, come dice il Presidente Scopelliti, una Regione finalmente unita”.
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