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La vice presidente della Regione Calabria, Antonella Stasi, ha partecipato al networking tra parchi scientifici, centri di ricerca e poli di innovazione, organizzato dal Parco scientifico di Crotone presso l’Area Science Park di Trieste.
“Un’iniziativa – ha affermato la vicepresidente Stasi attraverso un comunicato dell’ufficio stampa della Giunta regionale – che ha consentito di creare un momento d’incontro tra aziende dei distretti, dei parchi, di università calabresi e del Friuli con il territorio calabrese. E siccome l’eccellenza non è mai solitudine, anche la politica di questa nuova Regione Calabria è per la collaborazione.
La Regione Calabria – ha sottolineato la vicepresidente Stasi – è per un nuovo approccio alla ricerca, con un’evoluzione culturale. È, perciò, importante attrarre grandi imprese che vogliono investire in questo importante settore strategico, e così facilitare l’interazione con le Pmi della Calabria”.
La Stasi ha, infine, ringraziato Area Science Park “per aver ospitato la delegazione calabrese e averci dato – ha detto – la possibilità di mostrare una Calabria diversa, che punta sull’innovazione come tema principale per lo sviluppo. Una Calabria – ha concluso la vicepresidente Stasi – che deve fare in fretta per recuperare il tempo perso e che, pertanto, ha la necessità di affidarsi a modelli già esistenti, che funzionano e che rappresentano modelli di successo”.
All’incontro erano presenti anche il direttore generale del dipartimento Beni culturali ed innovazione della Regione Calabria, Massimiliano Ferrara, il presidente e la direttrice del Parco scientifico tecnologico (Pst-Kr) di Crotone, Mario Spanò e Maria Bruni, il direttore di Unioncamere, Donatella Romeo, il presidente la dirttrice di Confindustria Crotone, Dino Romano e Daniela Ruperti, i delegati delle Università Unical e Mediterranea per il trasferimento tecnologico, Riccardo Barberi e Corrado Trombetta.
Al termine i vertici di Area Science Park si sono detti soddisfatti “per aver avuto modo, attraverso questa iniziativa, di conoscere una bella Calabria, una Calabria diversa da quella dei media, vivace, capace di rovesciare l’idea del territorio calabrese non sempre positiva”.
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