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Ieri Sono stati presentati a Roma i progetti vincitori del Bando Educazione dei Giovani 2010 promosso da Fondazione per il Sud e Enel Cuore Onlus.
Tra i 16 progetti vincitori, proposti da Associazioni non profit del Sud d’Italia per contrastare la dispersione scolastica nel Mezzogiorno, tre sono Calabresi.
Alla conferenza stampa di presentazione dei risultati del Bando Educazione dei Giovani 2010, promosso dalla Fondazione per il Sud in collaborazione con Enel Cuore, sono intervenuti: Maurizio Sacconi, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali; Carlo Borgomeo, Presidente Fondazione per il Sud; Gianluca Comin, Consigliere Delegato Enel Cuore Onlus; Pietro Ferrari Bravo, Direttore Generale Fondazione per il Sud; Marco Rossi Doria, Esperto di educazione e contrasto alla dispersione scolastica. Ha moderato l’incontro Riccardo Bonacina, Direttore Responsabile settimanale Vita non profit.
“Il dato sulla dispersione scolastica che riguarda ogni anno 47 mila ragazzi e’ fortemente emblematico perche’ si concentra soprattutto al Sud e aggrava il divario nel nostro Paese”, ha sottolineato Gianluca Comin, consigliere delegato di Enel Cuore.(la Onlus di Enel per coordinare e gestire i fondi destinati alla beneficenza ed alla solidarietà). Abbiamo complessivamente erogati, in progetti di accoglienza e assistenza in Italia e all’ estero, 40 milioni di euro attraverso l’ attivazione di centinaia di associazioni anche migliorando la qualita’ dell’ offerta del mondo del volontariato. Dal Sud pero’ arrivavano pochi progetti che peraltro faticavano a passare il vaglio tecnico dei nostri uffici. Di qui la necessita’ della partnership con la Fondazione Sud: nel 2011 prevediamo di stanziare un milione di euro per il prossimo bando per l’ educazione dei giovani”
“Abbiamo giovani che rimangono a lungo nel ciclo educativo, ma con percorsi deboli che non consegnano loro al termine competenze riconosciute dal mondo del lavoro”, ha ribadito Il Ministro Maurizio Sacconi . “Questo fenomeno e’ il frutto del disastro educativo italiano che ha origini lontane”, e che porta i ragazzi ad abbandonare la scuola e li trascina per lunghissimi percorsi senza formarli, che ha portato alla”negazione ideologica del lavoro”.
I dati del Ministero della Pubblica Istruzione danno un’idea della portata del fenomeno: in Italia oltre 47 mila alunni abbandonano la scuola troppo presto. I dati, gli ultimi disponibili, si riferiscono all’anno scolastico 2006/07 ed evidenziano anche il marcato squilibrio geografico: mentre nel Nord Est, ad esempio, la dispersione scolastica interessa circa 4.800 ragazzi, al Sud e nelle isole si contano oltre 25.000 “dispersi”.
I tre progetti finanziati in Calabria riguardano le province di Reggio Calabria (1 iniziativa ), e Crotone (con 2 iniziative).
Per Reggio Calabria, l’Associazione AZIMUT Alta Formazione ha elaborato un progetto, che per sarà finanziato con 360.000 euro, che si basa sul coinvolgimento delle famiglie per stimolare un processo di progettazione partecipata di attività extracurriculari e/o del tempo libero, su tematiche quali: legalità e antimafia, bullismo, periferie, emarginazione, integrazione e migrazione, cooperazione, responsabilità sociale, diversità e barriere. Le attività del progetto coinvolgeranno circa 4.500 soggetti tra destinatari diretti ed indiretti.
Per la provincia di Crotone, sono invece due le iniziative che sono state selezionate.
La prima vede come capofila l’Associazione Amici del tedesco, finanziata con 230.000 euro, e mira a rivolgere l’intervento agli studenti delle classi II e III media, con età inferiore ai 16 anni, che presentano carenze di base, difficoltà nel metodo di studio, particolari problemi espressivi, approccio problematico alle materie professionali, difficoltà relazionali. Inoltre, saranno creati dei moduli specifici per studenti stranieri e portatori di handicap.
La seconda, che ha come capofila l’Associazione Sovereto Verdeblu Cooperativa Sociale , finanziata con 160.000 euro, si propone di introdurre un approccio innovativo al contrasto dei fenomeni di abbandono scolastico e di devianza giovanile, articolando una serie di “azioni riparative” e “azioni preventive”.
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