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L’assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra comunica che saranno ben ventitre le aziende calabresi che parteciperanno al “Fruit Logistica”, l’importante appuntamento fieristico dell’ortofrutta che si svolgerà a Berlino dal nove all’undici febbraio prossimi. La rappresentanza calabrese sarà, soprattutto, composta da organizzazioni di produttori dell’intero territorio calabrese. L’importanza dell’evento e le modalità per la partecipazione sono state al centro di una riunione, promossa dall’assessore Trematerra.
La vetrina mondiale “Fruit Logistica” rappresenta, infatti, per il comparto calabrese un’importante occasione per l’affermazione e la costituzione della rete di rapporti internazionali e di sintesi di confronto a livello delle produzioni ortofrutticole mondiali. Particolarmente soddisfatto si è dichiarato l’Assessore Trematerra secondo cui “il comparto ortofrutta rappresenta, per la nostra Regione, uno dei settori di maggiore importanza economica; basti ricordare che, in termini quantitativi, la Calabria è la seconda regione produttrice di agrumi in ambito nazionale.
Nell’anno 2009 – ha ricordato Trematerra – il comparto è stato interessato dall’applicazione della nuova Ordinanza del Consiglio dei Ministri sull’ortofrutta che in particolare, per gli agrumi, ha comportato una modifica storica auspicata da tutto il mondo agricolo per alcuni effetti distorsivi che avevano interessato la precedente applicazione delle politiche di supporto al comparto. La modalità di approccio alla riforma è stata concertata e condivisa da tutta la filiera calabrese con risvolti positivi, ad eccezione di alcune produzioni destinate principalmente alla trasformazione industriale che tuttora subiscono gli effetti della transizione alle nuove modalità di approccio al mercato. In termini numerici – ha sottolineato ancora Trematerra – l’Ortofrutta rappresenta il 42% dell’intera produzione lorda vendibile dell’agricoltura, con circa 65.000 ettari investiti ad ortofrutta e un valore di produzione commercializzata pari a 860.680.320 milioni di euro.
Le principali produzioni sono localizzate nelle aree di pianura della Calabria (Sibari- Corigliano, Lamezia, Gioia Tauro Rosarno), non dimenticando le fasce costiere del Crotonese e della parte Ionica della provincia di Reggio Calabria. Pertanto diventa sempre più necessario dare maggiore forza ad un settore di estrema importanza per l’economia calabrese, ma oggi troppo fragile, nell’interesse dei produttori troppo spesso costretti a produrre sottocosto, e nell’interesse dei consumatori, che non devono rinunciare alle importanti proprietà salutistiche di frutta e verdura”. “L’aggregazione delle produzioni, il valore etico delle stesse, il rispetto dei produttori, rappresentano – ha spiegato inoltre l’assessore – le condizioni necessarie per attivare un percorso di filiera.
In quest’ottica l’Assessorato ha avviato una strategia di medio periodo. In particolare si è intervenuto nel campo dell’associazionismo ortofrutticolo che aveva in passato mostrato delle distorsioni in ordine alla effettività della rappresentanza specie nel comparto agrumicolo. In una fase di forte crisi congiunturale, inoltre, l’Ortofrutta ha fortemente contributo al mantenimento del sistema di filiera, pertanto il nostro lavoro è stato anche finalizzato al rafforzamento delle organizzazioni di produttori riconosciute ai sensi del Reg. Ce 1234/2007, che rappresentano un punto di riferimento imprescindibile per il consolidamento del comparto. Attualmente le OP (organizzazioni di Produttori) operanti in Calabria sono 22 con circa 10.000 soci e 20.000 ettari investiti ad ortofrutticoli di cui 3.000 ettari ad ortaggi e 17.000 ettari a colture arboree, per un valore di produzione commercializzata di € 148.610.433.
La Calabria – ha sottolineato ancora Trematerra – ha tutte le condizioni per diventare un punto di riferimento del panorama ortofrutticolo Nazionale ed Europeo grazie alle sue eccellenze riconosciute, come le clementine IGP di Calabria, la cipolla rossa di Tropea Calabria IGP, non dimenticando il kiwi nella Piana di Gioia Tauro e la fragola nella piana di Lamezia Terme, che rappresentano una vera inversione di tendenza dell’ortofrutta calabrese, rispetto alle risposte da fornire ad un mercato sempre più globalizzato e flessibile. Bisogna fare ancora molto nel campo della conoscenza dei prodotti e del coordinamento delle produzioni, ma la Calabria ha tutte le carte in regola per vincere l’ambiziosa sfida.
Anche in questa ottica – ha aggiunto Trematerra – abbiamo pensato di partire dal basso per riprogrammare le produzioni nell’area ortofrutticola di grande interesse, come la piana di Gioia Tauro, dove la cronicizzazione di problematiche di diversificazione produttiva, legate all’effetto di inadeguate politiche di mercato, ha provocato un immobilismo varietale e commerciale sfociato in problemi di ordine sociale. Il tavolo tecnico compartecipato, deliberato dalla Giunta – ha concluso l’Assessore Regionale – è una prima risposta operativa. La nostra presenza a “Fruit Logistica 2011” rappresenta, quindi, la volontà di affermare il percorso di rinnovamento effettuato dal comparto ortofrutticolo calabrese e consentire agli operatori partecipanti un importante confronto con il dinamismo del mercato mondiale dell’ortofrutta”.
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