Questo post é stato letto 12190 volte!
Nell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, dal primo marzo, è partito il progetto di prevenzione delle fratture da osteoporosi. Il progetto rientra nel Piano regionale della prevenzione 2011-2012 approvato dalla Giunta regionale guidata dal Presidente Giuseppe Scopelliti.
L’Asp di Cosenza invierà una lettera a tutte le donne comprese nella fascia di età tra i 60 e i 70 anni, con l’invito a presentarsi presso gli ambulatori medici che si occupano anche di osteoporosi per sottoporsi a visita specialistica gratuita. L’obiettivo – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale – è di individuare eventuali fattori di rischio da poter contrastare con puntuali attività di prevenzione, con la prescrizione di appropriate indagini e con eventuali terapie.
Il progetto è coordinato dal direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Cosenza, Marcello Perrelli, coadiuvato da una equipe di specialisti costituita dai fisiatri Anna Milieni e Alfonso Reda, dagli ortopedici Francesco Scarnati e Giancarlo Guzzo e dal reumatologo Giuseppe Varcasia.
“Attualmente la prevenzione dell’osteoporosi – ha affermato il dirigente di settore area Lea del Dipartimento regionale Tutela della Salute Luigi Rubens Curia – rappresenta uno dei maggiori obiettivi di salute dell’Unione Europea. Si tratta di una patologia caratterizzata dalla diminuzione della massa ossea con conseguente aumento della fragilità e del rischio di fratture. La sua frequenza – ha specificato ancora Curia -, correlata all’invecchiamento della popolazione, le conferisce sempre più le caratteristiche di malattia sociale, i cui costi non sono trascurabili.
Inoltre si stima che nei prossimi anni le fratture, in speciale modo del femore, aumenteranno di oltre la metà. Dati, questi, che ci fanno riflettere sulla necessità che l’attività di prevenzione dell’osteoporosi sia tra quelle da favorire nell’agenda della sanità pubblica.
Prevenzione che deve cominciare in età giovanile e, comunque, quanto più precocemente possibile, specialmente per le donne che sono quattro volte più a rischio degli uomini soggette a questa malattia. Pertanto – ha detto infine il dirigente Rubens Curia – per tentare di ridurre l’impatto sanitario e sociale di una patologia per lo più asintomatica, progressiva e potenzialmente invalidante quale è l’osteoporosi, è importante perseguire un approccio di promozione della salute e di sensibilizzazione della popolazione sui vantaggi collegati all’adozione di stili di vita sani, in una visione che abbracci l’intero corso della vita”.
Il progetto regionale di prevenzione dell’osteoporosi sarà avviato, con le stese modalità, anche nelle altre Aziende sanitarie provinciali della regione.
Questo post é stato letto 12190 volte!