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Continua a rivelarsi efficace e proficuo l’approccio alla prevenzione degli incendi boschivi attuato dall’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte. La “formula” messa a punto per la difesa del patrimonio forestale e della biodiversità dell’Area Protetta prevede, difatti, il coinvolgimento delle Associazioni di Volontariato e Protezione Civile e dei Pastori (Allevatori e Coltivatori diretti). Questi ultimi, in particolare, interpretano sempre più il rinnovato ruolo di “eco-pastori” e di “custodi della natura aspromontana”.
La campagna 2016 è stata attivata in anticipo rispetto agli anni precedenti ed in perfetta linea con quanto previsto nel piano AIB della Regione Calabria (15 giugno – 30 settembre). I pochi incendi registrati nelle aree più marginali, comunque non significativi per superficie percorsa e per caratteristiche del soprassuolo interessato, sono stati tempestivamente segnalati alla Sala Operativa e domati in brevissimo tempo: rimane quindi intatta, anche per il 2016, la zona di maggiore pregio dell’Area Protetta, la cosiddetta “Zona A” o di “Riserva Integrale”.
Dati che assumono maggiore rilevanza e significatività se rapportati agli scenari delle altre provincie calabresi e dell’intero territorio italiano, drammaticamente colpiti da continui e devastanti incendi che hanno danneggiato rilevanti porzioni di patrimonio naturalistico.
“Abbiamo creato una “trama intelligente” – ha spiegato il Presidente dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte Giuseppe Bombino – per la salvaguardia di un patrimonio ambientale e naturalistico di inestimabile valore. Il coinvolgimento dei Pastori, che da sempre esprimono l’affascinante rapporto uomo-natura, ci ha permesso di rafforzare la nostra azione di tutela sul territorio dell’Area Protetta. E’ una vittoria per tutta la comunità aspromontana, conseguita anche grazie al fondamentale supporto delle Associazioni di Volontariato e di Protezione Civile e alla preziosa collaborazione di Azienda Calabria Verde e del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente del CFS. Tutti i soggetti coinvolti – ha concluso Bombino – si sentono sempre più al centro di un progetto condiviso che, attraverso gli obiettivi della difesa del bosco, sostiene percorsi di promozione socio-economica del territorio del Parco, di valorizzazione delle sue risorse e di rispetto delle regole”.
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