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di Nino Pansera
Incredibile vicenda di rivolta nei confronti delle Forze dell’Ordine ad Anoia (Rc)
Una pattuglia della Stazione dei Carabinieri di Cinquefrondi stava perlustrando il centro di Anoia Inferiore quando, poco prima della mezzanotte, si è vista tagliare la strada da una monovolume il cui conducente, non appena accortosi della presenza dei militari, ha immediatamente accelerato fuggendo ad alta velocità nelle strade centrali del paese, facendo pericolose manovre e rischiando di investire i cittadini che si erano radunati in strada per il “conto alla rovescia”. I Carabinieri, impegnati nell’inseguimento, hanno notato che all’interno della monovolume stava succedendo qualcosa: il passeggero era passato dal sedile anteriore a quello posteriore ed il conducente gli aveva passato qualcosa che, con tutta evidenza, appariva come un’arma. A circa un centinaio di metri dal palazzo comunale, lo sportello posteriore della Kia Carnival si è aperto e, come accade nella migliore filmografia americana, un giovane si è lanciato dall’auto in corsa, con il fucile a pompa imbracciato, rotolando per qualche metro. A differenza dei film, tuttavia, il ragazzo ha battuto la testa, rimanendo qualche istante a terra prima di riprendere la fuga. Anche il conducente dell’auto, fermatosi poco più avanti, si è dato alla fuga a piedi. I Carabinieri, tuttavia, sono stati più rapidi. Hanno ricorso i due per le vie cittadine, riuscendo a bloccarli ed a recuperare l’arma, un fucile a pompa calibro 12 Mossberg “Maverick”, di quelli che, per compattezza e capacità di fuoco, vengono usati dalle migliori forze speciali degli eserciti della NATO. Con l’arma sono state sequestrate anche delle cartucce calibro 12 caricate a pallettoni. A quel punto, anziché calmarsi, la situazione si è addirittura fatta incandescente: era da poco passata la mezzanotte e, nel caos generalizzato dei botti, mentre i Carabinieri della Stazione, diretti sul campo dal Comandante – il Maresciallo Capo Massimo Miozzo – erano intenti a fare accertamenti sul luogo dell’arresto, circa 80 cittadini tra quali vi erano – ma non solo – parenti e conoscenti degli arrestati, hanno letteralmente accerchiato i militari, inveendo nei loro confronti, minacciandoli e cercando di impedire l’arresto dei due, la cui colpevolezza era invece del tutto evidente, come dimostrava il fucile a pompa, che tutti potevano ben vedere. Tra i facinorosi, un gruppetto, ha addirittura aggredito i Carabinieri, cercando di favorire la fuga dei due. La situazione di forte tensione ha richiesto l’intervento immediato di rinforzi, anche per tutela dell’incolumità dei Carabinieri. Sono infatti intervenuti oltre una decina di militari, da San Giorgio Morgeto, Taurianova e San Martino di Taurianova, per ricomporre quella che era diventata una vera e propria emergenza di Ordine Pubblico.
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