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Il Presidente della Regione Mario Oliverio ha partecipato ieri all’inaugurazione del Viadotto Italia della A3, nel tratto tra Laino Borgo e Campotenese, avvenuta alla presenza del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Del Rio ed il Presidente dell’Anas Vittorio Armani.
“E’ una bella giornata questa, perché finalmente ci si mette alle spalle una telenovela che dura da un lungo periodo e che ha prodotto soprattutto nel periodo estivo disagi e difficoltà” ha detto nell’occasione Oliverio.
“Il Presidente del Consiglio Renzi- ha proseguito- ha confermato l’impegno preso quando ha annunciato che sarebbe venuto a luglio per inaugurare la riapertura di un tratto importante, con il completamento del viadotto Italia. Siamo in un tratto che è quello tra i più difficili data l’orografia del terreno e che dal punto di vista delle opere ingegneristiche richieste è più difficili da realizzare.”
“Il tratto- ha evidenziato il Presidente della Regione- si apre con circa un anno di anticipo rispetto ai tempi contrattuali, come evidenziato dalle imprese che hanno realizzato i lavori. Oggi la Calabria viene raggiunta con una percorrenza sicura e normale. Anche i tratti sui quali bisognerà intervenire, e penso a quello tra Cosenza e Grimaldi, saranno realizzati su un nuovo tracciato quindi non si riproporrà quanto successo negli anni passati, quando gli interventi sul vecchio tracciato hanno contribuito a determinare gravi disagi nel corso dei venti e più anni che abbiamo alle spalle, con una sofferenza nella mobilità tra Calabria resto del Paese.”
Parlando, quindi, sollecitato dai giornalisti presenti, della strada statale 106, il Presidente ha affermato: “Renzi oggi ha confermato in modo chiaro la volontà del governo di realizzare l’ammodernamento della 106 e di accelerare le procedure per l’avvio dei lavori del megalotto n. 3 Sibari- Roseto. Si conferma così un impegno per il quale già nei giorni scorsi avevamo assunto una iniziativa per evitare che le osservazioni del Consiglio superiore dei lavori pubblici diventassero una ragione di rallentamento o, peggio, di impedimento nella realizzazione di una infrastruttura strategica per la nostra regione e per il collegamento del corridoio adriatico con la A3.”
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