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Una stangata fiscale da oltre 71 miliardi di euro tra il 2016 e il 2019. Nei prossimi quattro anni le tasse aumenteranno sistematicamente e il gettito complessivo supererà quota 855 miliardi rispetto ai 784 del 2015. E’ quanto emerge da una prima analisi realizzata dal Centro studi di Unimpresa sul Documento di economia e finanza approvato venerdì dal consiglio dei ministri e diffuso ufficialmente ieri.
Secondo l’analisi dell’associazione, nel 2016 le entrate nel bilancio pubblico si attesteranno a 789,4 miliardi, mentre nel 2017 arriveranno a 805,4 miliardi; nel 2018 si toccherà quota 831,9 miliardi e nel 2019 a quota 855,7 miliardi. Complessivamente il maggior aggravio fiscale su famiglie e imprese sarà pari, nel quadriennio in esame, a 71,4 miliardi con un aumento del 9,15% rispetto ai 784,04 miliardi incassati dallo Stato nel corso del 2015. Aumenteranno sia le imposte dirette sia le imposte indirette: nel primo caso il governo stima una crescita di 11,8 miliardi (+4,90%); nel secondo caso è previsto un aumento di 33,3 miliardi (+13,39%).
In totale, le entrate tributarie passeranno dai 492,7 miliardi del 2015 ai 537,7 miliardi del 2019 (2016: 495,1 miliardi; 2017: 510,2 miliardi; 2018: 525,2 miliardi). La pressione fiscale resterà sostanzialmente invariata. Rispetto al 43,5% del 2015, il governo prevede di chiudere quest’anno al 42,8% e il 2017 al 42,7%; nel 2018 nuova salita al 42,9%, livello che sarà confermato nel 2019.
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