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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato dell’Unione Impiantisti e Manutentori:
“Riguardo alla nota stampa diffusa e pubblicata qualche giorno fa a firma di un dirigente regionale del movimento politico “Italia del Meridione”, l’Unione Impiantisti e Manutentori di CNA Calabria stigmatizza le tante inesattezze normative richiamate in quel comunicato, nonché l’invito indiretto che può indurre a sottovalutare l’importanza dei controlli di verifica e manutenzione delle caldaie, che spesso pregiudica la sicurezza delle persone e degli ambienti, oltre a contribuire al tasso di inquinamento delle città.
La risposta a quanto incoscientemente affermato in quella nota, dove peraltro si indicano le Istituzioni deputate e le associazioni di categoria interessate come degli approfittatori del denaro dei cittadini consumatori, mette in evidenza come non vi siano delle omissioni normative o degli abusi da parte di Enti pubblici, ma solo un’assenza di regolamentazione da parte della Regione Calabria, oggi deputata a normare il settore, come peraltro più volte sollecitata dall’Unione Impiantisti e Manutentori di CNA Calabria.
Infatti, in attesa di nuove regole, cittadini e operatori debbono necessariamente continuare a rispettare quanto indicato nel vecchio sistema, peraltro chiaramente richiamato nella nota della dirigente del settore “Politiche Energetiche” della Regione Calabria, per cui restano a carico delle autorità già competenti le disposizioni statali in materia di accertamenti e ispezioni sul rendimento di combustione e sullo stato di esercizio e manutenzione degli impianti termici.
Inoltre, quando il dirigente di Italia del Meridione richiama la Legge 74/2013 commette una serie di errori di interpretazione e di richiamo ai contenuti. Già due norme, la UNI 10435/95 e la UNI 10436/96, indicano chiaramente che i controlli vanno effettuati solo da tecnici e ditte abilitate, secondo tempi prestabiliti attraverso il libretto d’uso e manutenzione dell’impianto di climatizzazione, in forma scritta dall’installatore e/o manutentore dell’impianto, per garantire la sicurezza delle persone e/o cose (Art. 7 DPR 74).
Le operazioni di manutenzione dell’impianto termico, inoltre, devono essere eseguite secondo le prescrizioni delle vigenti normative UNI e CEI ed effettuate almeno una volta l’anno. Il controllo periodico della caldaia offre un duplice vantaggio al proprietario: da una parte, la possibilità di tenerne sotto controllo l’efficienza e il funzionamento; dall’altra, quella di evitare l’inquinamento atmosferico. Grazie alle verifiche effettuate periodicamente dai tecnici specializzati è possibile mantenere le buone prestazioni della caldaia, ottenendo così risparmi dei consumi e una bolletta più leggera.
Inoltre, i controlli verificano il corretto funzionamento della caldaia, prevenendo possibili incidenti domestici. Siccome le caldaie immettono nell’ambiente esterno vari fumi che contengono anche anidride carbonica, tenere sotto controllo queste emissioni permette di bruciare meno combustibile e, quindi, di immettere nell’atmosfera meno fumi di scarico, contribuendo a incidere in maniera minore sull’inquinamento atmosferico.
Oggi, l’Unione Impiantisti e Manutentori di CNA Calabria sollecita nuovamente la Regione Calabria ha mantenere gli impegni assegnati ai propri uffici affinché si proceda con tempestività a disciplinare la materia, prevedendo l’istituzione di un catasto territoriale degli impianti termici, definendo un contributo uniforme su tutto il territorio regionale e stabilendo la cadenza del controllo dell’efficienza energetica (analisi di combustione). La scrittura delle nuove regole potrà così evitare che non vi sia da qualche parte il solito populista dell’ultim’ora che induce in errore i cittadini consumatori con appelli senza senso”.
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