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Sul tema trasporti, la Calabria è ancora una volta protagonista negativa: Trenitalia ha comunicato un piano di assunzioni nazionale dal quale viene escluso la nostra regione. Piove sempre sul bagnato…
Da tempo, oramai, i cittadini calabresi sono testimoni di un lento e inesorabile decadimento dei trasporti causato dai tagli sulla lunga percorrenza e dall’obsolescenza delle attrezzature impiegate, conseguenza della totale assenza di investimenti che ha visto – tra l’altro – sparire Trenitalia dalla fascia jonica. In questo quadro clinico già grave ecco che si aggiunge il tema delle assunzioni. Come afferma il segretario regionale Filt-Cgil Nino Costantino e il responsabile regionale ferrovieri Filt-Cgil Maria Cuzzupoli «negli ultimi vent’anni i ferrovieri calabresi sono passati da circa 13mila a circa 2mila e negli ultimi cinque anni gli investimenti del gruppo Ferrovie dello Stato nel Sud del Paese, sono stati di circa il 20% : in Calabria di circa il 5%».
Con le loro scelte, i dirigenti di RFI e di Trenitalia dimostrano non solo l’incapacità di soddisfare le esigenze reali del territorio ma, quel che è peggio, negano alla Calabria uno sviluppo delle sue indubbie potenzialità, sacrificandone il bisogno di infrastrutture.
Quella annunciata da Trenitalia, nel silenzio complice del Governo, è una decisione grave che dimostra la volontà politica di non investire in Calabria, condannando il nostro territorio ad un inaccettabile declino nell’isolamento. Serve un segnale forte da parte delle istituzioni regionali: il Presidente Oliviero non ha niente da dire in merito? E l’assessore regionale?
Ci aspettiamo un intervento immediato e concreto da parte della Regione che deve dimostrare nei fatti di credere nel nostro territorio.
Non lascerò che la Calabria venga smantellata miseramente e accolgo, pertanto, l’appello lanciato dalla Filt-Cgil a non abbandonare la nostra terra. Cercherò di sollecitare il Governo sulla crisi dei trasporti locali che, peraltro, non ho mai cessato di segnalare. Continuerò, con quei cittadini che mi vorranno seguire, a condurre la battaglia per l’emancipazione del territorio calabrese fino a che, chi ci governa, non gli garantirà la massima attenzione.
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