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Sono un pescatore, come tanti. È da quando avevo cinque anni che mio Padre m’inizio’ alla Pesca. Non uno Sport, ma un rapporto, il rapporto con la Natura da cui molto si apprende, molto si cresce, molto fa’ crescere nello Stato d’Osservazione , soprattutto interiore. Il Rispetto per la Vita nasce anche da qui, osservando i cicli naturali di nascita e Ri-nascita della Natura. Dove si arriva a capire che l’Uomo non è il Padrone assoluto delle cose, ma strumento di Equilibrio e Custode delle Cose naturali.
Senza la Natura in cui l’Uomo è stato posto l’Uomo stesso non potrebbe sopravvivere. Dunque, la Pesca non è solo Pesca, ma molto di più… È Maestra di Vita. Ecco, stamattina come tantissime altre mattine ho preso la mia canna ed ho raggiunto i miei amici che non hanno saputo resistere alla Bellezza dell’Alba a Pesca.
Da due giorni il Tempo meteorologico è cambiato favorendo l’impetuoso vento di scirocco che spazza letteralmente il nostro bellissimo Mare Jonio della bassa Calabria, questa Terra straordinaria. Da sedici anni osservo questo Mare e mi sento un privilegiato per il solo fatto di viverlo e di poterci pescare. Di buon mattino abbiamo poco tempo a disposizione prima che le raffiche di scirocco tornino a spazzare queste acque trasparentissime.
Il vento è ancora piacevole e porta il profumo del mare e di pesci in cerca dei banchi di sardella. Il moto ondoso è governato sia da una debole brezza di scirocco sospinta di lato da un “ponentino di tramontana”. Ciò rende le acque del mare abbastanza in equilibrio e soprattutto, fattore importantissimo, increspate e piene d’ossigeno. Le abboccate non tardano ad arrivare. I banchi di tonnetti scendono in fretta verso riva a caccia di minutaglia ed aggrediscono come treni in corso i nostri jig metallici e le nostre piumette per poi riallontanarsi verso mare aperto.
Allora, in questo preciso momento si rallenta la fase di pesca e si osserva la superficie del mare in attesa di qualche altro segnale di vita marina. I nostri occhi scrutano il Cielo, sì! il Cielo ed il nostro segnale arriva dai gabbiani in perlustrazione sulle “Ali del Vento”…Presto notiamo le velocissime picchiate verso l’acqua ed intuiamo che i pesci nuovamente accostano famelici. È tempo di tornare a lanciare a grande distanza le nostre esche artificiali che si in superficie spezzano le onde trasversali.
Repentinamente una due! tre abboccate simultanee ci fanno sussultare il Cuore ed i muscoli delle braccia. Il Fiato si gonfia e l’adrenalina è al massimo nel solo sentire la frizione del mulinello che stride come una macchina impazzita. Questi pesci nonostante la taglia media hanno dei muscoli potentissimi e sfrecciano a tutta velocità verso il mare aperto. Con grande sforzo li recuperiamo sino a sfinirli sulla spiaggia…Che Dono il Mare continua a regalarci… Tra un lancio ed un’abboccata il Tempo passa velocemente ed il Vento di Scirocco torna ad imperversare Padrone dell’Aria e della corrente Marina.
Si capisce che l’Equilibrio è spezzato ed il limite oltrepassato. I pesci abbandonano il sottocosta e si dirigono a tutta velocità verso Mare aperto in acque meno contrastate a causa della profondità….Siamo Pescatori, ma Siamo felici. È sul filo della lenza che traiamo la nostra Saggezza. Domani torneremo ad abbracciare il nostro Mare di Calabria, questo Jonio Magnifico….
Stefano De Angelis
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