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Riceviamo e pubblichiamo da Roberto Galati Associazione Ferrovie in Calabria
“Una nevicata lunga due giorni non ci ha fermato: anzi, pur con tutte le difficoltà logistiche e di spostamento, le condizioni meteorologiche tipicamente silane hanno supportato ancor di più quello che nella giornata di ieri abbiamo promosso alla stazione di San Giovanni in Fiore.
Anche quest’anno abbiamo infatti aderito alla Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate, iniziativa organizzata in tutta Italia dalla Confederazione della Mobilità Dolce, ed il tema del nostro evento, come nel marzo 2014, sono stati i treni turistici a vapore. Lo scorso anno, come tanti lettori ricorderanno, in collaborazione con le Ferrovie della Calabria abbiamo organizzato un treno speciale a vapore tra Cosenza e Rogliano (linea Catanzaro Lido – Cosenza), trainato dalla mitica vaporiera FCL 353: questo 2015, invece, riteniamo sia l’anno della “Ferrosilana”, la bellissima linea ferroviaria a scartamento ridotto che collega Cosenza a Camigliatello e San Giovanni in Fiore, sulla quale dal 2008 non circolano più treni turistici, e dal 2010 neanche quelli per il servizio di trasporto pubblico locale, ultimamente limitato al tratto Cosenza – Spezzano della Sila. L’Associazione Ferrovie in Calabria si sta infatti facendo promotrice di uno studio di fattibilità che prende in considerazione tutte le peculiarità storiche, ambientali e paesaggistiche dei territori attraversati dalla ferrovia, i costi di ripristino dell’infrastruttura e delle altre locomotive a vapore di Ferrovie della Calabria (FCL403 e soprattutto FCL 504, l’ultima vaporiera a cremagliera potenzialmente funzionante in Italia). Ma non solo: all’interno dello studio vengono analizzate due piattaforme informatiche utili al turista. La prima, ideata e già attivata dall’Associazione, utile alla prenotazione dei posti sul treno storico (con possibilità di allegare pacchetti turistici), mentre la seconda, che è un app per smartphone, è relativa alla diffusione di informazioni sui luoghi di interesse e sui servizi dei centri storici attraversati dalla Ferrosilana.
Nello specifico, per quanto riguarda invece l’infrastruttura, lo studio di fattibilità che mira al reperimento di fondi comunitari da parte della Regione Calabria, è stato diviso in quattro diversi lotti, in modo da rendere lo stesso “modulare” e quindi più sostenibile nel tempo.
Il Lotto 1, già attivato lo scorso anno, è relativo all’effettuazione dei treni d’epoca sulla tratta Cosenza – Rogliano (a tal proposito, nelle prossime settimane, l’Associazione Ferrovie in Calabria lancerà un calendario di date da qui ad un anno). Il Lotto 2 riguarda invece il ripristino della tratta Pedace – Camigliatello, quella che attualmente necessita dei maggiori interventi di messa in sicurezza della sede ferroviaria, oltre all’eliminazione di uno smottamento presso Fondente ed il controllo di viadotti e gallerie. Il Lotto 3 è quello relativamente di più semplice attuabilità, e riguarda il tratto Camigliatello – San Nicola Silvana Mansio, che in parte si snoda su un altopiano e non è interessato dalla presenza di importanti opere d’arte da mettere in sicurezza. Il lotto 4, è quello invece che va da San Nicola Silvana Mansio a San Giovanni in Fiore, il capolinea dove ieri abbiamo presentato, all’interno della stazione ferroviaria (dove abbiamo allestito anche una piccola mostra fotografica e di oggetti ferroviari storici), il nostro studio di fattibilità.
A contorno di tutto ciò, grazie al supporto delle Ferrovie della Calabria, è stato trasferito presso la stazione di San Giovanni in Fiore, un piccolo carrello ferroviario utilizzato a spinta, per la manutenzione della linea: dopo oltre sette anni, si è potuta vivere l’emozione del ritorno di un mezzo su rotaia su questa bellissima linea ferroviaria. Purtroppo a causa della forte nevicata, il mezzo non si è potuto utilizzare per lo scopo prefissato di effettuare una pulizia della linea ferroviaria, ma noi non disperiamo: nei prossimi mesi l’evento si ripeterà, e con l’aiuto del carrello provvederemo alla pulizia del tratto di linea che da San Giovanni in Fiore arriva fino al Casello 65, per poi proseguire nella nostra opera di sensibilizzazione che attacca l’abbandono da due fronti. Quello dell’intervento diretto sulla linea ferroviaria, e quello dell’intervento sulle istituzioni, locali e regionali, attraverso la promozione e l’approvazione dello studio di fattibilità”.
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