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Fabio Pugliese, autore del libro “Chi è Stato? – Un racconto-inchiesta sulla strada Statale 106 Ionica calabrese, il primo libro sulla famigerata strada della morte” e fondatore del Gruppo “Basta Vittime Sulla S.S. 106” ed in qualità di cittadino residente in Calabria, ha trasmesso al Ministero dell’ambiente una osservazione allegando alla stessa un primo elenco di 1.000 firmatari che, insieme a Pugliese, la condividono.
ARTICOLO ULTIMO INCIDENTE SS 106
Nella osservazione si legge che per “ragioni di correttezza nei confronti di una Istituzione dello Stato abbiamo deciso di inviare una sola osservazione, atteso che abbiamo ritenuto inopportuno e scorretto adoperarci al fine di inviarne ben oltre 1.000”
Nella osservazione inviata, inoltre, la realizzazione del Megalotto 3 viene ritenuta “un’opera altamente positiva”.
“Nel merito – si legge dalla osservazione – della realizzazione del progetto per quanto attiene ad un presunto danno ambientale, infatti, e/o archeologico non si riscontrano elementi capaci di dimostrare le diverse e svariate affermazioni che abbiamo potuto apprendere dalla lettura delle tante osservazioni presenti sul sito web del ministero ma, invece, dalla lettura della documentazione pubblicata si evince tutt’altro.
Cito, a titolo di esempio, quanto contenuto a pagina 24 dell’allegato I19 riguardo le opere di compensazione ambientale dove è specificato che “la realizzazione dell’infrastruttura causerà la sottrazione di 19 ettari di ambienti di pineta, spesso degradati e non sempre a prevalenza di Pinus halepensis, a fronte dei quali sono stati previsti reimpianti per una superficie totale di 70 ettari, con un rapporto di compensazione di 1:3,72. Tale rapporto, particolarmente alto, scaturisce dall’obiettivo prefissato di interpretare le azioni compensative come interventi di miglioramento ambientale.[…]”.
Nella ossservazione, inltre, Pugliese scrive nero su bianco che procederà a raccogliere oltre mille osservazioni inviandole in forma distinta e trasmetterà una informativa anche al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio ed al Ministro delle Infrastrutture.
L’osservazione inviata da Pugliese ritorna sul “presunto “danno ambientale”, che dalla lettura della documentazione fornita da ANAS in seguito alla richiesta di integrazioni formulata dalla Commissione Tecnica VIA, evidenzia quanto tutte le richieste siano state esaudite. Mi riferisco in particolare all’inserimento di altri tre (!) chilometri di gallerie dove prima erano previsti tratti all’aperto. Mi riferisco anche alle modifiche apportate ai ponti per un miglior inserimento dal punto di vista ambientale”
L’osservazione, infine, termina con una amara constatazione: “anche alla luce delle modifiche proposte dal Ministero dell’Ambiente così recepite da ANAS, non si comprenderebbe la vera e propria ostinazione nel ritardare ulteriormente l’avvio dei lavori per un’infrastruttura così importante (e vitale) per la Calabria”.
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Pienamente d’accordo il sig. Roccadio
Ho avuto modo di leggere anche io le osservazioni pervenute e in nessuna di queste ho trovato un diniego aprioristico e idealistico alla realizzazione dell’opera, anzi tutte propongono delle soluzioni alternative tese al risparmio del pubblico denaro, alla salvaguardare l’ambiente, e alla realizzazione dell’opera in tempi celeri, mi riferisco alla soluzione che prevede la costruzione, nei tratti in cui è possibile, in affiancamento alla E90 esistente.
Se per il Pugliese è davvero importante la salvaguardia della vita umana perché non dice che questa soluzione, proposta dai 4 gatti, permetterebbe di
1. realizzare l’opera in metà del tempo previsto per quella ex novo di conseguenza maggiori vite umane salvate;
2. si risparmierebbero molti denari pubblici, questa soluzione costerebbe molto meno del progetto proposto da ANAS (però, forse, la torta per i subappaltatori locali sarebbe molto più piccola così come diminuirebbero, a tutti i livelli, le occasioni di corruttele e tangenti varie – vedi EXPO, MOSE et altri);
3. lavorerebbe comunque la manovalanza locale;
4. si salvaguarderebbero i terrazzi marini, e bene ricordare che trattasi di beni tutelati a norma di legge.
Mi chiedo perché tutto questo viene, ad arte, taciuto da Pugliese? Ai più non è dato sapere se lo fa per ignoranza o per convenienza (cui prodest?).
Sig Pugliese ma che interessi hai per realizzare il nuovo tratto della 106, ma capisci che e’ uno scempio