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Di seguito la nota di Vincenzo Crea Referente unico dell’A.N.CA.DI.C Onlus & Gaetano Pace
Presidente dell’Associazione “Amici di Raffaele Caserta”.
Nel corso dell’attività posta in essere dalle scriventi associazioni a tutela della sicurezza stradale e alla luce dell’elevato livello di incidentalità che si registra nel tratto di Ss 106 ionico reggino, soprattutto da Reggio a Brancaleone, è stata riscontrata l’esigenza di maggiori cure alla strada e alla segnaletica stradale. Prioritaria si rivela la necessità di delimitazione dei centri abitati che sarebbe dovuta avvenire entro il 30 giugno 1993 e ad oggi si registra una diffusa inadempienza e qualche comune che ha adempiuto a tale compito lo avrebbe fatto non in ossequio alla normativa vigente, senza alcun vantaggio agli utenti della strada e alla sicurezza della stessa. Nei casi in cui il Comune non ha delimitato il proprio centro abitato, può configurarsi tra l’altro la illegittimità dei provvedimenti di disciplina della circolazione all’interno dello stesso, rispetto al quale il Codice limita il potere solo se tale entità territoriale sia stata amministrativamente definita ed appositamente delimitata con i prescritti segnali di inizio e fine. In diversi tratti i segnali stradali posti in opera non rendono nota agli utenti della strada la situazione di disciplina della circolazione, si rileva l’impiego di segnali in situazioni che non ne richiedono l’utilizzo, invero ritroviamo segnali il cui significato è superfluo.
Onde evitare di tediare chi legge citiamo soltanto il segnale posto agli imbocchi della galleria di Reggio Calabria Santo Spirito, capo D’Armi, Calvario di Melito di P.S., ove si indica il divieto di sosta con pannello aggiuntivo “in galleria”.
Tale divieto è prescritto dalla norma generale di comportamento e la sua presenza crea confusione. Si rilevano all’interno di alcune gallerie i segnali di divieto di sorpasso e limite di velocità (galleria di Capo San Giovanni e San Pasquale). I segnali non sono percepiti tempestivamente, letti correttamente e in modo inequivocabili ed in tempo utile, in alcuni tratti sono posti a breve distanza uno dall’altro e la mente umana non riesce prontamente ad elaborarli. Alcuni sono contraddittori. Si cita al Km.9+VI direzione Reggio, e sempre sulla Ss 106 al km 8+VIII direzione Taranto e poco prima dell’uscita per Reggio Calabria via Lia, il segnale verticale indica il divieto di sorpasso, mentre la segnaletica orizzontale lo consente. Anche la segnaletica orizzontale va rivisitata, in alcuni tratti la doppia striscia continua di mezzeria è per un breve tratto tratteggiata (vgs curvoni Capo d’armi km.21+VII), al Km. 20+II di Lazzaro. Nel tratto tra Mortara km. 10+III e il semaforo Pellaro Ribergo Km 11+VII le corsie di canalizzazione sono per tutto il tratto continue. Nel tratto ispezionato si rileva un numero eccessivo di segnali, dei cartelli piegati, nascosti dalla vegetazione, da cartelloni pubblicitari che recano disturbo visivo all’utente della strada distraendone l’attenzione. Ci sono segnali nascosti di notte perché ormai rifrangono poco la luce dei fari.
Lo stato dell’arte in sintesi sopra rappresentato esige l’impellente necessità di una ricognizione di tutta la segnaletica esistente, verticale e orizzontale, e del suo stato di manutenzione ed efficienza e salvo diverse autonome valutazioni l’eliminazione dei segnali non congruenti, non necessari o non più rispondenti alle situazioni e condizioni della strada integrando i tratti ove la segnaletica risulta carente o addirittura mancante.
Nei tratti di strada ricadenti all’interno dei Centri abitati delimitati, le competenze in materia di segnaletica stradale sono indicate nella direttiva del Ministero dei Lavori Pubblici (G.U. n.301 del 28.12.2000). A tal riguardo il Ministero precisa che la segnaletica stradale, è per la quasi totalità dei casi, anche su strade di non proprietà comunale, a carico delle Amministrazioni comunali (previo parere dell’Ente proprietario) dal momento che la stessa impone regole di comportamento non necessariamente correlate alle caratteristiche geometriche delle strade, ad eccezione dei segnali orizzontali che evidenziano ostacoli quando questi sono connessi alle caratteristiche strutturali della stessa, la cui apposizione fa carico agli Enti proprietari (art.175 del Regolamento CS). Sebbene lo scorso 14 giugno tale stato di fatto sia stato rappresentato anche ai Sindaci dei Comuni interessati e all’ANAS nulla si è fatto. Le scriventi associazioni, anche a seguito delle nuove norme relative alla legge sull’omicidio stradale che introducono una chiara responsabilità per l’ente proprietario e/o gestore che detiene la competenza della strada, invitano l’Ente o gli Enti competenti ad intervenire ad una corretta ed immediata soluzione del problema, atteso che nel caso in cui dovesse malauguratamente accadere un sinistro e causare danni ad un cittadino anche per responsabilità afferenti a quanto segnalato dalle associazioni scriventi, quest’ultime non esiteranno a costituirsi parte civile in sede legale per difendere e tutelare i diritti di tutti e di ciascuno.
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