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Di seguito la nota di Vincenzo Crea – Referente unico dell’ANCADIC Onlus & Gaetano Pace
Presidente dell’Associazione “Amici di Raffaele Caserta”.
“Al Km. 15+00 della Ss 106 in località Bocale del Comune di Reggio Calabria, di fronte al Distributore ”AGIP” insiste lato mare un accesso che congiunge la SS 106 con la parallela via Vecchia Nazionale (ex 106), dalla quale dista circa 100 metri. Un ulteriore accesso costeggia il lato sud del precitato distributore stradale che collega le abitazioni a monte della SS 106.
In tale tratto privo di illuminazione pubblica la SS 106 è munita di striscia discontinua di mezzeria.
Recentemente l’ANAS per impedire pericolose manovre di inversione ha realizzato delle opere marginali sulla banchina lato mare. Dette opere occupano per intero un tratto della banchina, ciò a nostro avviso crea pregiudizio soprattutto per quei ciclisti e veicoli a due ruote che giunti all’altezza dell’opera si vedono costretti a spostarsi nella corsia rischiando di essere travolti dai veicoli che seguono, l’opera non è illuminata, ma non è una questione solo di illuminazione. Tuttavia nonostante detto intervento, il potenziale pericolo perdura, anzi è stato spostato di pochi metri più avanti ovvero di fronte alla strada che costeggia il distributore AGIP, ove in un via vai di inversioni si accavallano e si incrociano le correnti di traffico e le direzioni di marcia e tutto ciò avviene in un tratto a velocità sostenuta. Succede anche che i veicoli che giungono dalla sottostante via Nazionale per attraversare la strada prima impiegavano meno tempo giacchè lo spazio era ridotto (si trattava soltanto di attraversare in modo perpendicolare la strada direzione mare/monte), oggi la manovra di inversione avviene in modo più largo (manovra a 180 °) per cui ci si impiega maggior tempo, quindi il pericolo si acuisce. Giorni addietro è successo che un’autovettura è rimasta bloccata in mezzo alla carreggiata rischiando di essere travolta dai veicoli che sopraggiungevano giacché non ha potuto completare la manovra di inversione per la presenza di altra autovettura che proveniente dalla precitata traversa lato monte si accingeva a raggiungere la corsia lato mare della Ss 106.
E’ chiaro che queste manovre non devono essere assolutamente eseguite anche perché la finalità dell’opera è proprio quella di impedire questi comportamenti pericolosi, bensì comprende che ci sono degli automobilisti che sfidano la sorte e mettono in pericolo la propria vita e quella delle altre persone.
In conclusione, pur apprezzando l’intervento dell’ ANAS, chiediamo che venga rimossa l’opera marginale e si faccia uno studio per individuare altre possibili urgenti soluzioni. La nostra proposta è quella già presentata dall’ANCADIC e dal Comitato spontaneo “Torrente Oliveto” con la nota datata 5 giugno 2013 di cui si riporta il pensiero ”…. Atteso che parallela alla Ss 106 insiste la via Nazionale, vecchio tracciato, non c’è alcuna necessità, a mio avviso, che tale accesso unitamente a tanti altri lungo il tratto Reggio/Lazzaro continuano a rimanere aperti esponendo in pericolo la collettività”.
La presente è stata inviata all’ANAS Compartimento per la Viabilità di Catanzaro e per conoscenza al Prefetto della Provincia di Reggio Calabria”.
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