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l’Associazione Luca Coscioni diffida le aziende sanitarie
Le carceri calabresi stanno affrontando una situazione critica di sovraffollamento, con 2.918 uomini e 67 donne attualmente detenuti, e un tasso di occupazione che ha raggiunto il 110%.
L’Associazione Luca Coscioni ha reso noto che in risposta a questa emergenza e alla mancanza di adeguate misure sanitarie, ha inviato 102 diffide alle direzioni generali delle Aziende sanitarie locali.
Secondo una nota dell’associazione, le diffide richiedono che le aziende sanitarie rispettino la loro responsabilità legale di ispezionare regolarmente le condizioni igieniche e i servizi sanitari all’interno delle strutture penitenziarie.
Le diffide sono parte di un’iniziativa volta a evidenziare la grave carenza di misure strutturali, in particolare sul fronte della salute, nelle carceri italiane, che non è stata affrontata adeguatamente nel recente decreto del Governo.
I rappresentanti dell’Associazione Luca Coscioni, tra cui Filomena Gallo, Marco Cappato e Marco Perduca, hanno sottolineato che questa iniziativa è stata avviata per affrontare le violazioni sistematiche del diritto alla salute dei detenuti, confermate da molteplici rapporti ufficiali e notizie di stampa.
L’iniziativa cerca di spingere le autorità a intervenire tempestivamente per migliorare le condizioni di vita nelle carceri, garantendo che la salute e l’igiene siano rispettate come richiesto dalla legge.
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