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Prosegue l’attività dell’Ente Regionale per la ricerca e lo sviluppo in Agricoltura ARSAC- di mettere insieme i soggetti che in tutta la regione operano nell’ambito dell’allevamento e della trasformazione del suino Nero di Calabria, razza autoctona riconosciuta. I diversi tentativi di Consorzi sviluppatisi nell’arco degli anni hanno dimostrato che la strada della valorizzazione di questa straordinaria nicchia produttiva del settore agroalimentare regionale è percorribile. La peculiarità del suino calabrese è sicuramente la sua rusticità ed adattabilità all’ambiente naturale, dove vive e la sua crescita “slow”, nettamente differente rispetto al bianco allevato in batteria in spazi angusti. Il suo essere brado conferisce un’elevata qualità delle carni e dei suoi derivati tipici, i salumi, pancette, guanciali e prosciutti. Se ne accorse perfino il Casanova che, nelle sue memorie, esaltò i salumi calabresi, raccontando come quelli ricavati dalla carne dei “neri”, fossero i migliori che avesse mai mangiato. L’aspra orografia della Calabria, dal Pollino all’Aspromonte, è habitat ideale per l’allevamento del nero che oggi rappresenta uno dei presidi più rappresentativi dell’agroalimentare regionale. Questo è stato il tema della serata alla quale era presente il Direttore Generale dell’ARSAC, Ing. Italo Antonucci, i gli esperti il dott. Michelangelo Bruno Bossio e il dott. Giuseppe Orrico i quali hanno evidenziato che l’Arsac, è riuscita già dagli anni ‘90 a selezionare la razza pura e tutt’ora gestisce il centro sperimentale di riproduzione di Acri. Lo stesso ente è disponibile oggi a riprendere il cammino intrapreso ed assistere le aziende in un percorso di valorizzazione e tutela delle produzioni del nero. E’ stato poi il Presidente dell’Accademia delle Tradizioni di Calabria, Giorgio Durante, titolare di un’azienda agricola in Luzzi a spiegare come una risorsa regionale di nicchia come il nero possa diventare interessante dal punto di vista economico a sostegno del reddito delle aziende impegnate nel settore. Lo stesso ha poi sottolineato come le produzioni realizzate dalle carni di nero di Calabria siano ricche di acido oleico archinoide, (omega 3 e omega 6) sostanza in grado di abbassare i livelli di colesterolo. Un percorso quello intrapreso da una trentina di operatori che l’ARSAC spera di unire sotto un marchio di qualità comune, magari riconosciuto a livello europeo.
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