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Il 10 ottobre è stata la Giornata nazionale degli ordini degli psicologi. Il tema è stato “persone e relazioni”. A Reggio Calabria l’evento “Visoni di città tra spazi collettivi e luoghi dell’anima” è stato promosso dall’Ordine regionale con iniziativa del consiglio e del suo presidente dottor Fortunato Campolo, affrontando un dibattito interessante e partecipato presso il Consiglio regionale della Calabria che ne ha offerto il patrocinio. Per l’occasione è stato presentato il progetto Learning City dell’associazione Pensando Meridiano, che ha curato la social communication del convegno.
Andare oltre la fisicità degli spazi e la loro qualità ed affidare le proprie visioni di città alla dimensione collettiva e percepita delle emozioni e del benessere, come “cura” e “promessa di una democrazia di cittadinanza” è quanto emerso dalle relazioni degli invitati ad intervenire.
Il presidente del Consiglio regionale Nicola Irto ha evidenziato nei suoi saluti come affrontare il tema della “città condivisa e pubblica” significhi tornare alla democrazia dell’agorà e quanto farlo con esperti delle trasformazioni urbane e del benessere umano non possa che voler dire un’attenzione necessaria alla città che deve occuparsi davvero della qualità della vita dei propri cittadini.
Il dottor Sellini, segretario generale AUPI, ha salutato con interesse l’idea nata da un convegno con proposizioni ai bordi delle discipline e delle esperienze come un evento di assoluto interesse per la giornata nazionale. Questa riflessione è stata rafforzata da quanto ha fatto emergere il presidente Campolo ripercorrendo le ragioni che hanno portato alla definizione del tema nel confronto con la professoressa Consuelo Nava e aggiungendo nella sua relazione quanto “gli spazi siano diventati passaggio di persone e merci, ma ci siamo dimenticati della loro profondità d’anima”.
La professoressa ed architetto ha lanciato il progetto di innovazione sociale urbana e tecnologie abilitanti “LearningCity” che affida a Pensando Meridiano e che nella sua azione sugli spazi pubblici, con l’integrazione delle tecnologie di mixed reality e multimediali, vede l’importante collaborazione dell’azienda ETT, leader nel settore. “Spazi pubblici e collettivi percepiti con sensibilità ed usi differenti, attraversati da differenti altezze del livello dell’anima” con un videodoc se ne è potuto apprezzare il significato dato e quanto aggiunto nella relazione della stessa professoressa che si è soffermata sulla “necessita delle città di co-progettare e co-produrre benessere per tutti i cittadini, dell’importanza della democrazia dell’abitare e del trasformare luoghi urbani pubblici in valori urbani collettivi, quali scenari sostenibili che esprimono “la cura” della città”. Un’indicazione importante come tutto questo sia mutato nell’approcciarsi alla capacità del cittadino, della persona di comprendere la natura propria di ogni esperienza, di ogni storia vissuta e quindi anche del tema dei nuovi cittadini e della loro integrazione è venuta dal dottor Malara per la sua esperienza di psichiatra. Le relazioni dei professori Carta e Colloca hanno magistralmente proiettato la dimensione della qualità della vita e della città aumentata e sensibile sui temi dei nuovi manifesti e delle nuova pratiche necessarie per la città capace di produrre conoscenza, integrazione, visioni di scenari sempre più abitabili ed integrati alle nuove tecnologie, ma anche alle nuove dimensioni umane della sostenibilità e delle piattaforme abilitanti.
Il pubblico ne ha potuto apprezzare i passaggi e le connessioni con le relazioni presentate e la grande capacità comunicativa, anche per il contributo di moderazione della discussione a cura del giornalista Filippo Veltri. Ha chiuso l’intervento Patrizia De Stefano, presidentessa dell’ordine degli architetti PPC di Reggio Calabria, che ha riproposto l’interrogativo-questione su quanto sia necessario che la città divenga il luogo del benessere dei cittadini, della loro capacità anche personale di trovarne spazi e dimensioni di condivisione.
Nella sala Calipari, i partecipanti al convegno hanno potuto inoltre viaggiare virtualmente negli spazi collettivi cittadini, mappati e messi in “mixed reality”, visitando la stazione LearningCity realizzata da Pensando Meridiano in collaborazione con ETT solutions. Un’esperienza di tecnologie avanzate applicate alla città che per la prima volta si applicano ad un progetto di innovazione sociale urbana e che si avvia in occasione del convegno nazionale degli psicologi a Reggio Calabria.
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