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A Reggio Calabria, la città dei Bronzi, del Lungomare Falcomatà, “il più bel chilometro d’Italia”, dal centro alla periferia non c’è strada che non abbia delle criticità: nella fattispecie, buche o imperfezioni varie che nella lunga attesa dell’inizio dei lavori di ripristino, creano disagi e difficoltà, con conseguente serpeggiante malumore dei cittadini.
È risaputo che molti interventi tardano nella nostra città, causa le lungaggini burocratiche all’ordine del giorno, ma questo che segnaliamo, non capiamo perché non debba essere risolto.
Da giorni, uno dei quartieri più popolosi della zona nord – San Brunello via Lia diramazione – si risveglia sperando in un miracolo, che possa porre fine al problema che interessa l’unica ed esigua via in entrata ed in uscita che porta a complessi abitativi, ove risiedono oltre duecento nuclei familiari.
Sono stati i residenti, soprattutto gli anziani del luogo impossibilitati a salire le scale infondo al vicolo a mettere in risalto i disagi a cui sono soggetti – non solo di viabilità – a seguito dell’improvviso cedimento della sede stradale che ha creato una voragine al disotto della quale insistono cavi elettrici, telefonici, fibra ottica e quant’altro.
Nel pomeriggio di martedì tredici, l’infausto evento. A farne le spese, è stato un malcapitato automobilista che si accingeva ad imboccare il vicolo interessato, vedendo improvvisamente sprofondare la sua autovettura, senza poter far altro che constatarne i danni subiti, dopo l’intervento dei VV.UU. e dei Vigili del Fuoco che hanno provveduto ad estrarre il mezzo dall’incomoda posizione.
Sono così iniziati i disagi per la popolazione residente, che già in occasione dei rovesci temporaleschi dello scorso inverno – lacunosa la manutenzione degli scarichi e dei tombini – ha visto trasformarsi il luogo in una piscina, dove sono rimaste bloccate le autovetture in transito.
Ad oggi, come da foto, ci si è limitati soltanto a transennare la profonda voragine – manca una segnaletica luminosa notturna – senza un successivo intervento sia pure provvisorio per il possibile transito pedonale e veicolare: evidenti le difficoltà per le auto ed i normali mezzi atti ad assicurare i servizi pubblici primari, se non per quelli di piccole dimensioni, non certo in grado di poter far fronte alle numerose esigenze quotidiane dei popolosi complessi interessati.
Intanto, per far sì che si possano portare a compimento i lavori – il tempo dirà quando – si potrebbe avere la chiusura totale del vicolo, mai adeguato nel corso degli anni in larghezza.
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