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Il Forum Provinciale del Terzo Settore di Reggio Calabria, d’intesa con il Forum Regionale, ha incontrato i vertici dell’ASP di Reggio Calabria cui ha espresso la propria contrarietà nel merito della delibera n.96 adottata dall’ASP di Reggio Calabria in data 30 gennaio 2015 per l’indizione di una gara a procedura aperta per l’affidamento in appalto del servizio di cure domiciliari.
La delibera, per come adottata, ignorerebbe l’Accordo Quadro stipulato a luglio dello scorso anno già approvato, sempre dall’ASP, con propria delibera 613/2014. Un accordo che rappresenta una forma innovativa di gestione del rapporto contrattuale pubblico privato espressamente prevista dal Codice degli Appalti e che è stato siglato tra ASP e Forum del Terzo Settore dopo un lungo periodo di trattative e concertazione fra i sopracitati organismi.
Oggi la delibera 96/15 viene assunta in modo inatteso e senza che l’ASP abbia sentito il bisogno di avviare, sul punto, un benché minimo confronto, così cancellando, in un sol attimo, tutto il percorso che proficuamente era stato condotto nel corso dei mesi e che aveva portato alla formulazione ed alla sottoscrizione dell’Accordo Quadro.
Ma il problema che il Forum solleva non è solo un problema di metodo bensì di merito.
La delibera che si contesta, infatti, prevede che sia un unico soggetto contraente a gestire tutte le prestazioni previste nelle cure domiciliari, impedendo così al cittadino di poter esercitare quella libertà di scelta, già sancita nel DPR 502 del 1992, e che oggi su tutti i fronti rappresenta caposaldo della sanità italiana.
Ma non solo. La delibera 96/15 sarebbe anche in palese contrasto con il vigente regolamento aziendale per le cure domiciliari approvato dalla stessa ASP (delibera 382/2013) e che prevede che le cure domiciliari siano erogate sia da operatori pubblici che da soggetti privati del terzo settore, esattamente ciò che oggi avviene. Le cure domiciliari, infatti, così come previste dall’Accordo Quadro, sono erogare da operatori pubblici strutturati (dipendenti ASP o Azienda Ospedaliera), da liberi professionisti che l’ASP ha inserito in una short list o da un ente di Terzo Settore accreditato. Il cittadino può scegliere liberamente da chi farsi assistere.
La gara indetta per le cure domiciliari, inoltre, impegnerebbe l’ASP per ben 5 anni (prorogabili a 8), mandando definitivamente in soffitta i sopracitati legittimi diritti dei cittadini, ma anche impegnando l’ente in un momento di incertezza, come quello attuale, in cui sarebbe stato auspicabile, e forse necessario, da parte dei suoi vertici pro tempore, un atteggiamento di maggiore prudenza e cautela.
Per le ragioni sin qui esposte il Forum Provinciale del Terzo Settore di Reggio Calabria, d’intesa con il Forum Regionale, ha formalmente richiesto all’ASP, ai sensi della Legge 241/90 e ss.mm.ii., di revocare in autotutela la delibera 96/15, annunciando sin d’ora che, ove ciò non avvenisse, porrà in essere ogni azione volta unicamente a tutelare gli interesse e i diritti dei cittadini, sollecitando in tal senso tutti gli organismi di rappresentanza e la stessa Regione Calabria.
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