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La città di Reggio, continua nella sua periferia a prestare il fianco a situazioni di criticità e degrado urbano, che si concretizzano anche in edifici che hanno perso la loro funzione. Con il loro evidente abbandono, sono oggetto di depositi di rifiuti di ogni genere, unitamente alla crescita spontanea di erbacce e quant’altro che creano non poche difficoltà.Tale situazione, può essere paragonata ad una ferita profonda all’interno di un organismo che senza un adeguato intervento, si estende e peggiora nel tempo, causando malessere per chi vive e frequenta questi luoghi, ostacolando di fatto, la vita quotidiana in tutte le sue sfaccettature, della collettività.
Alcuni cittadini, hanno così segnalato all’ANCADIC e per essa a Vincenzo CREA Referente unico Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto” che il tratto di marciapiede lato monte di Via Sbarre Centrali, subito dopo il civico 541 nel senso di marcia delle autovetture è intransitabile per la presenza di erbacce.
A questo si aggiunge, secondo quanto riportato nel comunicato trasmesso alla redazione di “NtaCalabria” dal Crea, che i veicoli regolarmente posteggiati a ridosso del marciapiede nel tratto in questione costringono gli utenti, soprattutto le persone con specifiche disabilità, mamme con carrozzine, passeggini e/o bimbi in tenera età al seguito a fare uso della strada comunale esponendosi a notevoli pericoli.
Nella mattinata dello scorso 14 maggio, ha evidenziato il referente ANCADIC, mi sono recato sul luogo, riscontrando la veridicità di quanto mi era stato rappresentato.
Constatavo, ha continuato nel suo excursus il referente, la presenza di erbacce e rifiuti di diversa tipologia, tra cui rifiuti organici smaltiti anche nello spazio lato sud tra due fabbricati.
Uno di questi è in stato di evidente degrado/abbandono e rappresenta un potenziale pericolo per la circolazione ciclopedonale e veicolare, pericolo rappresentato dal distacco di porzioni di cemento dalla parete e dall’instabilità della struttura per la raccolta delle acque piovane.
Il vento fa sbattere l’anta sinistra della porta lato sud del primo piano e di conseguenza potrebbe causare la rottura di quei vetri ancora rimasti con potenziale grave pregiudizio per i passanti al verificarsi di questa non rara evenienza.
In sostanza, ha precisato, si tratta di un fabbricato a due piani f.t. in stato di abbandono e di degrado, in particolare dall’alto della parete lato sud, porzioni di cemento sono pronte a staccarsi unitamente alla struttura realizzata al tempo per la raccolta e lo smaltimento delle acque piovane, un blocco di cemento situato nell’angolo in alto lato sud appare pericolante.
Lo stesso, tempo addietro è stato oggetto d’ incendio come testimoniano i segni lasciati dalle fiamme sulle travi e su altro materiale di legno ben visibili dall’esterno.
Questa situazione di degrado, urbano, ha sottolineato, rappresenta non solo un potenziale pericolo per quanto sopra esposto ma anche l’habitat ideale per la proliferazione di ratti, veicolo di diffusione di malattie infettive, e di altri animali.
Oltre all’Amministrazione comunale è stato interessato il Comando di polizia municipale e Mobilità.
Nel frattempo, ho chiesto, che si provveda alla messa in sicurezza del fabbricato. Sono state effettuate delle foto ed inviate agli Organi di Informazione affinché gli utilizzatori della strada possano prenderne atto e evitare rischi e pericoli nel transitare per il suddetto tratto viario.
Tanto si segnala affinché la spettabile Amministrazione voglia disporre l’immediata estirpazione delle erbacce, lo smaltimento e il conferimento dei rifiuti in impianti autorizzati e la sanificazione dei luoghi e disporre la messa in sicurezza del fabbricato sopra indicato.
Il tutto a salvaguardia della salute pubblica e della circolazione veicolare e ciclopedonale.
Siamo certi, ha concluso Crea, che codesta attenta Amministrazione non si limiterà ad intervenire soltanto su questo tratto urbano segnalato, ma provvederà a programmare un piano per rimuovere altre analoghe situazioni che purtroppo affliggono la nostra amata cittadina e le periferie più prossime.
Vincenzo CREA Referente unico dell’A.N.CA.DI.C Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”
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