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Randagismo Lamezia Terme: si é tenuto un incontro per discutere del problema. Solla e Gianturco hanno incontrato la dirigente comunale per parlare di questo fenomeno ormai assodato nel comune lametino.
Randagismo Lamezia Terme
Si è svolto nei giorni scorsi l’incontro fra Clara Solla, ex presidente della consulta per gli animali in merito al randagismo Lamezia Terme. L’ex consigliere comunale Mimmo Gianturco e la Dirigente del settore ambiente Nadia Aiello. Una riunione che è servita a ribadire i punti principali nella lotta al randagismo.
“Al pari di altri problemi – affermano Solla e Gianturco – il randagismo è diventato una vera piaga per la città. Al fine di porvi rimedio, stiamo sviluppando un piano efficace per la lotta e soprattutto per la prevenzione”. Più volte Solla e Gianturco, hanno portato proposte nell’apposita commissione consiliare. Tuttavia, l’amministrazione comunale guidata da Paolo Mascaro non ha mai dato seguito.
“Al momento l’unica nota positiva, è che si sta lavorando ad un progetto di ampliamento del canile di Lamezia Terme”. Questo è stato possibile grazie ad una delibera del 2008. Una delibera che prevede l’impegno di circa 150 mila euro da parte della Regione Calabria per far fronte proprio ai problemi strutturali del canile.
Randagismo Lamezia Terme
“Questa importante delibera – ricordano i due animalisti – era nel cassetto dal 2008 e nessuna amministrazione ne aveva mai preso atto. Dopo un duro lavoro durato diverse mesi, si è riusciti finalmente a far predisporre il riconoscimento dei fondi. Ciò diventa di fondamentale importanza. In special modo se l’indirizzo dei commissari straordinari è quello di combattere il randagismo solo attraverso l’accalappiamento. Poiché potremmo trovarci in una situazione davvero emergenziale. Dato dal sovraffollamento della struttura che ospita già il doppio degli animali che potrebbe accogliere”.
“Abbiamo inoltre ribadito l’importanza della costituzione di un tavolo tecnico fra comune e Asp. Il fine è quello di portare avanti il protocollo per le sterilizzazioni e la successiva reimmissione degli animali sul territorio”. Operazione, questa, possibile in casi di straordinaria urgenza. Lo prevede infatti il decreto regionale del 2015 stipulato dal commissario Dott. Scura.
“La situazione a Lamezia è veramente critica. Ormai – continuano – tutte le cucciolate sono lasciate al loro destino. Le associazioni e i volontari non riescono più ad accoglierli sia per questioni di spazio che di costi”.
Randagismo Lamezia Terme – colonie feline
Durante l’incontro sul randagismo Lamezia Terme si è discusso inoltre delle colonie feline. I gatti, sono oggetti anch’essi di maltrattamenti e avvelenamenti.
“Abbiamo chiesto di lavorare sul riconoscimento delle colonie feline – spiegano Solla e Gianturco – poiché darebbe maggiore respiro ai volontari”. Così facendo infatti, si coinvolgerebbe l’ASP in modo da dare la possibilità alle volontarie di richiedere il riconoscimento delle colonie.
“Questo riconoscimento tutelerebbe loro e i gatti e obbligherebbe, di conseguenza, l’Asp veterinaria a sterilizzare i felini. Sarebbe un atto di civiltà nei confronti di questa altra specie animale. Le proposte per risolvere il problema quindi ci sono. Siamo disponibili – concludono – a collaborare per la risoluzione definitiva del problema che crea disagio sia agli animali sia ai cittadini”.
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