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L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” segnala l’articolo di Luca Tremolada dal titolo “Ecco le dieci strade e autostrade italiane con più incidenti mortali” che il 12 marzo 2015 è stato pubblicato su “Il Sole 24 Ore”. L’articolo analizza i dati Istat del 2013 e pone la strada Statale 106 ionica calabrese come la “strada più pericolosa d’Italia” con ben quattro mesi di ritardo rispetto al I° Rapporto sulla Mortalità ed Incidentalità in Calabria e S.S.106 nel tratto cosentino a cura del Centro Analisi e Ricerca della Nostra Associazione.
Sull’articolo interviene il Presidente dell’Associazione Ing. Fabio Pugliese che afferma di essere «dispiaciuto di questo articolo che conferma nella sua drammaticità un dato numerico incontrovertibile che pone la famigerata “strada della morte” come strada più pericolosa d’Italia ma anche ben soddisfatto del lavoro realizzato mesi fa dal nostro Centro Analisi e Ricerca ed in particolare dagli ingegneri Ortensia Tucci e Antonio Cioni».
«È ovvio – continua Pugliese – che questa ulteriore conferma può aiutarci a comprendere ancora meglio la straordinaria pericolosità di una arteria viaria sempre più tristemente nota come “strada della morte” e, quindi, ci impone un grandissimo senso di responsabilità quando si affronta questo problema che con il passare del tempo assume una dimensione sempre più enorme ed, insieme, anche una serietà ancora maggiore perché è evidente che affrontare questo tema diversamente significherebbe, tra l’altro, “giocare” con la vita della gente».
«Per questa ragione – dichiara il Presidente – stigmatizzo prese di posizioni e campagne di comunicazione indecenti, violente e dettate da una sottocultura che rappresenta la maggiore causa dei mali della Calabria che vede in prima fila addirittura delle istituzioni sui lavori di messa in sicurezza che sono stati avviati da mesi sulla S.S.106 in Calabria e che continueranno nei prossimi anni con la finalità, seguendo la norma (quindi, nel completo rispetto della legge), di adottare sistemi e misure che ambiscono a ridurre sinistri, vittime e feriti».
«Apprendiamo – conclude Pugliese – che il Tar si è pronunciato a favore della realizzazione delle rotonde di Seggio e di Oliveto a Rossano ed ora auspichiamo che quei lavori possano essere avviati al più presto così come auspichiamo che presto possano essere avviati i lavori sulla rotonda di Isola Capo Rizzuto perché è evidente che l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” intende lottare per cambiare in meglio la sicurezza e la viabilità di questa regione e non per lasciare tutto com’è adesso. Per questa ragione continueremo a lottare per l’Ammodernamento e per la messa in sicurezza subito della S.S.106 anche contro quanti si oppongono con irresponsabilità e con pochissima serietà a questo processo civile ed ormai inarrestabile».
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