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“Nessuno può negare che l’Amministrazione regionale sin dai suoi albori abbia dato spunti a critiche più o meno giustificate, abbia vissuto momenti difficili ed abbia attraversato parecchie marette politiche ed amministrative; quello che sta accadendo, però, negli ultimi mesi all’interno del Settore di Protezione Civile Regionale sotto la dirigenza del dott. Carlo Tansi ha dell’assurdo, a tal punto che – afferma Gianluca Tedesco dirigente della CISAL FPC – viene difficile anche soltanto farne un resoconto.
Volendo tralasciare le palesi incoerenze, le inadempienze amministrative e la dimostrata incapacità gestionale del dott. Tansi, nonché l’inopportunità di alcune sue uscite sui media che lo hanno costretto a doversi giustificare in Commissione di Vigilanza, dinanzi a consiglieri sia di maggioranza che di opposizione, vogliamo oggi soltanto – continua Tedesco – focalizzare l’attenzione sulla sua assoluta mancanza di considerazione nei confronti del Consiglio Regionale e degli Amministratori tutti.
A tal fine occorre preliminarmente ricordare che:
- Con DDG n. 150 del 19 gennaio 2016 il dott. Tansi, oltre a dichiarare in esubero ben 45 lavoratori, disponeva la chiusura degli uffici di Protezione Civile Regionale di Crotone e Vibo Valentia;
- Con DDG n. 235 del 21 gennaio 2016 ribadiva quanto già decretato nel Decreto 150 del 19 gennaio 2016 circa la soppressione degli uffici di Crotone e Vibo Valentia.
- A questo punto, preso atto dell’illegittimità dei citati decreti, è dovuto intervenire il Consiglio Regionale che nella sua adunanza del 08 febbraio 2016, all’unanimità, aveva impegnato la Giunta Regionale a farsi carico di predisporre gli atti necessari affinché fosse revocato il decreto del dirigente generale n. 235 del 21 gennaio 2016 nella parte in cui sancisce la soppressione delle sedi di Protezione Civile Regionale di Crotone e Vibo Valentia;
- Convocato in Commissione Vigilanza il 15 febbraio 2016 il dott. Tansi aveva garantito non solo che non sarebbero stati soppressi gli uffici di Crotone e Vibo Valentia, ma addirittura ne profetizzava il loro potenziamento.
In riferimento a quanto sopra riportato, e con evidente estremo disprezzo per l’Istituzione Legislativa regionale, invece – aggiunge sempre Tedesco – il nostro istrionico eroe ha ben pensato di proporre un nuovo decreto, il DDG n. 1513 del 25 febbraio 2016, in cui effettivamente mantiene aperti gli uffici di Crotone e Vibo Valentia ma li relega ad un ruolo marginale e da comparsa nel settore della Protezione Civile, privandoli di quelle competenze e di quella dignità che rimangono invece garantite a Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria, lasciando presagire ovviamente ad una lenta agonia delle sedi di Crotone e Vibo Valentia.
In particolare le sedi provinciali di Crotone e Vibo Valentia sono state private dei seguenti compiti e/o attività:
- Gestione delle attività emergenziali
- Coordinamento attività di gestione emergenza ed impiego volontariato
- Attività di pronto intervento
- Attività ispettiva e di formazione del volontariato
- Concorso in attività esercitative
In parole povere le due sedi di Crotone e Vibo Valentia sono, nell’idea del dott. Tansi, ridotti a poco più di quello che lui stesso definisce “call center”.
La marcia indietro del dott. Tansi – constata Tedesco – è emblematica di un modo di procedere confuso, costellato da divergenze continue che non fanno non altro che alimentare tensioni e preoccupazioni di cui il Settore della Protezione Civile Regionale e, in particolare il personale, non hanno certamente bisogno: non dovrebbe essere consentito a nessuno di alimentare speranze che poi non possano essere concretizzate, tantomeno al dott. Tansi.
Ora però basta! Non se ne può più, la ricreazione è finita! Tale modo di agire non è più tollerabile, anche perché gli effetti disastrosi della gestione Tansi sono oramai sotto gli occhi di tutti.
Si sta verificando, infatti, – evidenzia Tedesco – un continuo stillicidio di dipendenti della Protezione Civile che continuamente si stanno trasferendo in altri uffici, la normale amministrazione è bloccata con atti di messa in mora gravemente pregiudicanti per l’amministrazione Regionale ed ora il dott. Tansi prova, in sfregio al Consiglio Regionale, alle Norme vigenti ed alla stessa parola data, di sopprimere gli uffici di Crotone e Vibo Valentia non in maniera limpida, alla luce del sole ma, piuttosto, adottando una subdola strategia di lenta agonia e successivo decesso per inedia.
A tutto questo – dichiara Tedesco – come sindacato CISAL FPC diciamo NO, la misura è colma e preannunciamo una prossima mobilitazione di massa presso la Cittadella Regionale ove non si dovesse porre un vero freno all’azione di distruzione del Settore Protezione Civile Regionale che il dott. Tansi – conclude Tedesco – sta perseguendo con grave nocumento sia per l’amministrazione Regionale che per i dipendenti”.
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