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Ha preso il via anche quest’anno l’attività di monitoraggio della migrazione post nuziale dei rapaci e dei grandi veleggiatori dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte, rientrante nell’azione di sistema: “Rete euromediterranea per il monitoraggio, la conservazione e la fruizione dell’avifauna migratoria e dei luoghi essenziali alla migrazione”.
L’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte, al fine di veicolare i risultati dell’attività posta in essere ed “accorciando” le distanze con gli appassionati e gli stakeholder, offrirà quotidianamente i dati (in continuo aggiornamento) relativi al flusso dei migratori all’interno della nuova sezione “Birdwatching – Aspromonte bottleneck del Mediterraneo”, attivata sul sito internet ufficiale dell’Ente (http://www.parcoaspromonte.gov.it/birdwatching/).
Inoltre, previo accordo con gli uffici preposti, l’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte permetterà agli interessati di partecipare, in modo volontario, ad una giornata di campo di monitoraggio presso una delle tre “stazioni” di avvistamento attivate dal Parco Nazionale (“Nino Martino”, “Santo Stefano”, “Monte Sant’Angelo”), siti particolarmente panoramici, con caratteristiche utili all’osservazione della migrazione e ubicati in aree dall’altissima valenza naturalistica.
Proprio in questi giorni l’attività entra nel suo periodo più interessante dal punto di vista della consistenza quantitativa con il passaggio, tra gli altri, dei falchi pecchiaioli, delle cicogne, dei nibbi e dei falchi di palude, che confermano l’Aspromonte quale territorio straordinario ed unico, collocato nel più importante bottleneck (“collo di bottiglia”) per la migrazione di queste specie tra Italia e Africa.
Il sito rientra tra i cinque siti di maggiore importanza in Europa e nei 100 siti più importanti a livello mondiale.
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