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I Pagliacci Clandestini di Reggio Calabria da novembre entrano a far parte della Federazione Nazionale Clowndottori aggiungedosi alle altre 14 associazioni affiliate.
“Siamo molto felici che l’associazione “Pagliacci Clandestini” di Reggio Calabria sia entrata a far parte della Federazione Nazionale Clowndottori – dice Alberto Dionigi Presidente della FNC – da quando è stata istituita la FNC si è posta l’obiettivo di essere garante delle attività di clownterapia all’interno dei contesti sanitari e sono lieto che anche la Regione Calabria possa avere un’associazione competente e formata a svolgere l’attività di clown terapia negli ospedali regionali”.
La FNC ha tra i suoi obiettivi quello di voler riconoscere come sia necessario regolamentare la figura del clown terapista nelle strutture socio-sanitarie visto che ad oggi si tratta di attività che esulano da qualsiasi perimetro ma che richiedono sicuramente una formazione adeguata.
“Sin dal primo momento – afferma Santo Nicito presidente dei Pagliacci Clandestini – abbiamo creduto che investire in una formazione permanente fosse la carta vincente per creare un gruppo professionale e competente. Durante il corso dell’anno proponiamo laboratori di Teatro, Teatro sociale e di comunità, di Clown Sociale e Teatro clown, arti circensi. Questo ci offre la possibilità di essere un gruppo capace di lavorare in qualsiasi contesto di disagio utilizzando il pagliaccio e il teatro come strumenti utili a creare una relazione positiva con l’altro, utili a produrre cambiamento. Entrare a far parte di una rete nazionale è un importante riconoscimento per l’Associazione che rappresento ma soprattutto per tutta la nostra Regione”.
I Pagliacci Clandestini svolgono da anni la loro attività volontaria e totalmente gratuita, con cadenza settimanale (4 volte la settimana) e per tutto l’anno, presso il reparto di pediatria e presso i reparti di ematologia e trapianti degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria. Il primo obiettivo di questo nuovo percorso sarà intraprendere una strada di dialogo con la Regione Calabria durante il quale programmare interventi formativi professionalizzanti al fine di rendere questa figura riconosciuta in ambito socio-sanitario.
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