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Non lasciano spazio ad interpretazioni le parole riportate nell’editoriale di Alfredo Citrigno, direttore editoriale dell’Ora della Calabria, distribuito nelle edicole questa mattina. L’appello fa seguito alla richiesta di aiuto del comitato di redazione affinché questo giornale non chiuda.
DICHIARAZIONI DI ALFREDO CITRIGNO
“Quel che non volevo accadesse, devo invece comunicare ai nostri affezionati lettori che è divenuto inevitabile. I recenti infausti accadimenti, per molti aspetti inimmaginabili ed inaspettati che hanno interessato il mio gruppo, non mi consentono di continuare l’attività editoriale intrapresa da qualche anno in ambito regionale.
Viene naturale esprimere e rappresentare ai lettori il profondo rammarico di non potere proseguire nell’impegno al quale hanno dato grande contributo i direttori ed i giornalisti con la loro preziosa opera, sempre orientata ad intercettare le ansie, i bisogni, i progetti e le aspirazioni dei calabresi.
Sono convinto che la sospensione delle pubblicazioni dell’“Ora della Calabria” impoverisca il panorama della informazione calabrese in un contesto socio-politico che invece avrebbe bisogno di maggiore pluralismo, in definitiva di una informazione libera e democratica.
Con le esperienze degli ultimi anni ho avuto modo di apprezzare, tra gli altri, il segretario regionale del sindacato giornalisti dottor Carlo Parisi per il contributo fattivo che ha sempre offerto al Comitato di redazione, a sua volta sensibile alla risoluzione
dei problemi.
Proprio perché giovane imprenditore, non ho mai rinunciato e non rinuncio ai valori in cui credo, volendo con coraggio difendere a testa alta le mie convinzioni e la mia indipendenza. Nel corso di questa intensa esperienza, sono stato confortato dai
giornalisti che ringrazio unitamente ai grafici, ai collaboratori esterni ed a tutti coloro che hanno lavorato nel giornale insieme al
personale amministrativo e alla concessionaria di pubblicità.
Pur se per un breve periodo Luciano Regolo ha saputo esprimere la sua capacità e il suo valore professionale, esaltato dalla sua autonomia in una realtà complessa come la nostra. A lui devo qualcosa!
Ringrazio infine tutti i lettori de “L’Ora della Calabria” ai quali voglio rivolgere un mio cordiale saluto ed un augurio di arrivederci a presto”.
CASO GENTILE
Ultimamente, “L’Ora della Calabria” è stata pesantemente provata dalla vicenda politico-editoriale che ha portato alla censura di un articolo riguardante l’indagine a carico del figlio del Senatore Antonio Gentile. Una vicenda che ha visto in gioco anche la telefonata tra lo stampatore Umberto De Rose ed il figlio del sottosegretario al Governo Renzi che si è dovuto dimettere subito dopo la nomina, a causa dalla battaglia per il diritto di informazione portata avanti da Luciano Regolo, direttore responsabile de L’Ora della Calabria.
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