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Il presidente della Regione, Mario Oliverio, intervenendo questa mattina ad un convegno svoltosi a San Mango d’Aquino, dopo aver augurato ai numerosi presenti un buon 25 aprile, ha colto lo spunto per introdurre il suo discorso parlando, appunto, di quella che dovrà essere la liberazione della Calabria.
“Per essere veramente liberi -ha detto- dobbiamo accantonare vincoli e abitudini e mettere definitivamente da parte una cultura clientelare e senza respiro che è diventata la nostra prigionìa. Mai più dovrà accadere che per ottenere una risposta alle pratiche presentate passino degli anni. Nei cassetti non ci dovranno più essere carte e documenti imboscati, progetti rimasti inevasi o messi da parte. Per troppo tempo la Regione è stata considerata un ente di gestione e non di programmazione e ciò ne ha distorto e tradito lo spirito originario. Quando ci sono distorsioni, tutto diventa lecito. Quando ci sono, invece, obiettivi chiari, linearità, snellimento e sburocratizzazione, si affermano trasparenza e legalità. I comuni e le associazioni dei comuni hanno un ruolo chiave in questo percorso. Essi dovranno essere i veri protagonisti della svolta. Il 13 o il 14 maggio terremo la nostra Prima Assemblea dei sindaci calabresi e quello sarà il luogo in cui ci confronteremo sulle questioni più urgenti che riguardano la nostra terra”.
“In tal senso, per quanto riguarda la Programmazione 2014-2020 -ha aggiunto- dovremo lavorare su obiettivi precisi, dando priorità alle infrastrutture e ai collegamenti interni ed esterni alla nostra regione. A tal proposito, per quanto riguarda il collegamento dei comprensori, dico subito che il collegamento dallo svincolo di San Mango d’Aquino con la SS.18, che ha l’obiettivo di fare dell’autostrada non una infrastruttura di transito ma una opportunità di crescita per i territori, sarà realizzato. Depuratori, rifiuti, assetto e difesa del suolo, contrasto al dissesto idrogeologico: dovranno essere questi i settori a cui dovremo prestare un’attenzione particolare. Dovremo puntare e tendere al “consumo zero” del nostro territorio, mettendo in campo un grande progetto di recupero e riqualificazione, costruendo meno case e dedicando più tempo e risorse alla manutenzione”.
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