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“Nella difficile situazione economica e sociale che vive la nostra regione, la città e la provincia di Crotone costituiscono l’area di maggiore criticità”. Lo ha detto il Presidente della Regione, Mario Oliverio, parlando con alcuni giornalisti.
“Allo smantellamento dell’apparato industriale di quest’area -ha aggiunto Oliverio- nel corso di questi anni non è seguita una politica di investimenti ed una strategia di riconversione produttiva da parte dello Stato, ma neanche da parte della Regione. Crotone ha bisogno di stabilità e di rilancio dell’azione amministrativa. Spingere nella direzione di una crisi al buio non è affatto un buon servizio da offrire alla città ed al suo comprensorio. Dalle difficoltà si esce guardando avanti e, semmai, rilanciando l’azione amministrativa e di governo della città. Affrontare i problemi: questa deve essere la bussola e non altro! In tal senso nella nostra programmazione e nelle scelte concrete di governo per la utilizzazione delle risorse comunitarie destinate alla Calabria, Crotone ed il crotonese avranno l’attenzione che meritano una città ed un comprensorio con grandi potenzialità per lo sviluppo dell’intera regione”. “In questi primi mesi della nostra esperienza di governo regionale- ha proseguito il presidente della Regione- abbiamo già operato alcune scelte significative in tal senso. Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci con tutte le nostre forze perché l’aeroporto S. Anna possa essere rilanciato e tirato fuori dalla condizione di incertezza e precarietà nella quale è stato mantenuto fino ad oggi. Con altrettanta determinazione si dovrà puntare all’ammodernamento infrastrutturale, alla valorizzazione delle vocazioni agricole e turistiche del territorio e del patrimonio culturale ed archeologico di cui questo territorio è ricco”.
“Il sindaco di Crotone – ha concluso il Governatore della Calabria– deve essere aiutato nello sforzo di rilancio dell’azione amministrativa di cui ha estremamente bisogno la città di Pitagora, anche al fine di rafforzare, proprio in questa fase, la necessaria interlocuzione con i diversi livelli istituzionali, a partire dalla Regione e dal Governo centrale”.
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