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Il consigliere regionale del Cdl Giuseppe Graziano si è così esposto sulla tematica dei migranti e della posizione presa dall’UE: “L’Europa gioca a risiko con le frontiere e lascia sola l’Italia dinanzi all’epocale fenomeno migranti. La Calabria e le altre regioni del Mezzogiorno si preparino a subire, in una condizione ormai al collasso come riferiscono i sindaci coinvolti, altri flussi d’immigrati senza che l’Europa muova un dito. Tutto ciò è allarmante. C’è una grave sottovalutazione della questione, di cui pare ci si voglia occupare – aggiunge Graziano – soltanto quando scoppia l’incidente o per commentare sbarchi sempre più affollati. Aldilà delle rassicurazioni del presidente Renzi, la realtà è che l’Europa continuerà a scaricare sull’Italia e, nel primo impatto, sulle regioni del Mezzogiorno la questione immigrati. Dal Consiglio Europeo di giovedì e venerdì, non è emerso nulla di ciò che anche il Consiglio regionale della Calabria attendeva (il riferimento è al documento approvato dal Consiglio regionale all’unanimità dopo un lungo dibattito nell’ultima seduta): perlomeno un meccanismo di quote obbligatorie”.
Conclude Graziano: “Restano senza risposta due specifici problemi: la conflittualità fisiologica nei territori d’accoglienza destinata inevitabilmente ad acuirsi, considerati i numeri degli arrivi ormai nell’ordine delle centinaia di migliaia; e, senza girarci più intorno, il problema della sicurezza con i fondamentalismi antioccidentali in drammatica posizione d’attacco. In questa condizione un compito non facile, ma urgente, tocca alla Regione Calabria, che deve attrezzare un cabina di regia ed insistere col Governo, perché si affronti l’urgenza della identificazione dei migranti e si battano i pugni a Bruxelles. L’Europa non può fare il Ponzio Pilato e deve uscire dall’inerzia suicida in cui è sprofondata”.
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