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Per il mercato immobiliare è da poco iniziato un anno indubbiamente particolare. Non dimentichiamo, infatti, che il 2023 arriva dopo il triennio 2020/2021/2022, un periodo che, tra Covid, inflazione, crisi delle materie prime e crisi energetica, ha messo a dura prova il settore. I numeri, nonostante tutto, hanno mostrato una notevole resilienza.
Quali saranno le sfide che l’universo real estate dovrà affrontare nel corso di quest’anno? Scopriamone assieme alcune nelle prossime righe.
Sempre più single
I dati ISTAT parlano chiaro: soprattutto nelle grandi città, Milano in testa, le famiglie mononucleari stanno aumentando a dismisura. In poche parole, ci sono sempre più single. Questo porta, di riflesso, il mercato immobiliare a doversi adeguare – e in tempi brevi – alle richieste di questa utenza.
Attualmente, la situazione cambia notevolmente a seconda della zona d’Italia in cui ci si trova. Se a Milano l’offerta di monolocali e bilocali è in linea con la domanda, le cose non stanno così in città come Padova e Venezia.
Le strade che si stanno prendendo in considerazione per risolvere questo problema sono diverse. Tra queste rientra, per esempio, la frammentazione di unità immobiliari di dimensioni grandi con lo scopo di ottenere più appartamenti di metratura ridotta.
Sostenibilità
Con la direttiva europea sulle case green in via di definizione, la sostenibilità è entrata ancora di più al centro dell’attenzione di chi cerca un immobile. Case a basso consumo energetico, ma anche unità abitative in contesti recentemente riqualificati dedicando ampio spazio al verde: tutto questo e molto altro fa parte, ormai da anni, delle richieste degli utenti che si apprestano a diventare proprietari immobiliari.
Presenza di spazi aperti
La pandemia ha cambiato tantissimo il nostro modo di vivere gli ambienti domestici. Nel 2023, si vedrà il consolidamento profondo di alcune delle tendenze che hanno caratterizzato gli anni scorsi. In primo piano, troviamo senza dubbio la presenza di spazi aperti, dai terrazzi fino ai giardini. Le restrizioni sociali li hanno resi necessari. Sia le aziende costruttrici, sia le agenzie che selezionano gli immobili da proporre, non potranno più non tenere conto di questo aspetto nel loro lavoro quotidiano.
Aumento dei tassi di interesse
L’inflazione che ha caratterizzato il 2022 ha avuto, tra i vari effetti, anche l’aumento dei tassi di interesse. Dopo un primo rialzo ufficializzato a seguito della riunione BCE nel dicembre dello scorso anno, se ne attendono altri per marzo e maggio.
In questi frangenti, spetta al professionista della vendita accompagnare il potenziale cliente e fargli capire, per esempio, che al netto dei rialzi recenti, i tassi sono comunque in una situazione decisamente migliore rispetto a qualche anno fa.
Nei casi appena menzionati, è essenziale impegnarsi per illustrare i vantaggi dell’acquisto e, per esempio, indirizzare verso zone che sono interessate da importanti progetti di riqualificazione, così da aiutare il proprio interlocutore a ottimizzare il proprio investimento.
Il potere dell’online
Gli italiani, quando cercano casa, si rivolgono sempre di più al web. Lo fanno per motivi di comodità ma anche per la possibilità, oggi come oggi, di fare riferimento a contesti in cui qualità e specializzazione sono ai massimi livelli.
Non è affatto un caso il successo di un portale come Immobiliovunque.it, sito online dal 2018 che si contraddistingue per il fatto di proporre solamente annunci postati da agenzie immobiliari certificate. Il risultato? L’utente che si fida maggiormente in quanto ha la certezza di visionare i dettagli di immobili di livello eccellente.
Focus sugli immobili di lusso
Gli immobili di lusso sono sempre più richiesti, soprattutto nelle grandi città (il caso di Milano è prezioso da chiamare in causa in questi frangenti). Le agenzie che vogliono essere competitive sul mercato devono prendere in considerazione la crescita dell’utenza che ricerca l’acquisto di immobili prime.
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